Standard and Poor’s ha confermato
il rating di lungo termine AA- del Comune di Bologna. Il rating riflette la solida performance finanziaria conseguita dal Comune di Bologna nel corso degli ultimi otto anni, la flessibilita’ tributaria e tariffaria superiore alla media nazionale e un tessuto economico tra i piu’ opulenti in Europa.

Ulteriori elementi di supporto sono costituiti dalla gestione di cassa efficiente e dal debito finanziario residuo moderato in relazione a parametri internazionali. Le prospettive, negative, riflettono quelle del Paese, influenzate a loro volta del deterioramento dei conti pubblici nazionali.

Il rating incorpora anche le potenziali pressioni sulla spesa corrente derivanti dalla crescente domanda di servizi sociali e i limiti all’autonomia degli enti locali imposti dall’assetto delle relazioni con il governo nazionale (AA-/Negative/A-1+).
Secondo l’analisi di Standard & Poor’s, di conseguenza il rating del Comune di Bologna continuera’ ad essere costretto dal rating ”sovrano” fino a quando le relazioni intergovernative tra Stato ed enti pubblici territoriali limiteranno l’autonomia gestionale e finanziaria degli enti locali, ”con l’unilaterale imposizione da parte del governo centrale di dettami che ne ostacolano il margine di manovra su entrate e spese”.


Il Comune di Bologna – sottolinea l’Agenzia di rating – vanta una flessibilita’ sulle entrate correnti superiore alla media nazionale, principalmente determinata dal margine di manovra residuo disponibile sull’Ici e sulle tariffe dei servizi pubblici, che ”parzialmente controbilancia una struttura delle spese correnti piuttosto rigida”.

A scapito della pressione sulla spesa corrente, determinata da previsioni di domanda crescente dei servizi sociali, Standard and Poor’s si attende che il saldo corrente si stabilizzi, nell’immediato futuro, al 3% delle entrate di parte corrente, grazie all’intensa attivita’ di recupero dell’evasione fiscale da parte dell’Amministrazione ed a un attento monitoraggio dei costi. Sostenuto da una robusta capacita’ di autofinanziamento, il Comune ”ha saputo limitare nell’esercizio 2004 il saldo netto da finanziare al 3% delle entrate complessive”.


Nei prossimi anni, Bologna dovrebbe presentare fabbisogni di finanziamento contenuti, in linea con la tendenza storica, dal momento che tutti i maggiori investimenti previsti (ferroviari, autostradali, aeroportuali) saranno largamente finanziati dallo Stato e cofinanziati solo in parte dal Comune. Standard and Poor’s manterra’ sotto osservazione l’impatto finanziario della costruzione della metropolitana sul bilancio comunale, con riferimento all’evoluzione del debito finanziario residuo. Lo stock di debito di Bologna si e’ attestato al 61% delle entrate correnti nel 2004, in linea con l’esercizio precedente, e non si prevedono scostamenti di rilievo nel 2005. Il Comune di Bologna – sottolinea S&P – beneficia di solide disponibilita’ liquide oltre ad una volatilita’ limitata delle giacenze di cassa: la liquidita’ libera a fine 2004 ammonta a 80 milioni di Euro sufficiente a garantire 2.1 volte la copertura del servizio del debito. Bologna beneficia d’eccellenti fondamentali macroeconomici nel 2003 (ultimi dati disponibili), con un Pil pro-capite di 27,487 euro, il terzo piu’ elevato nel Paese. Nei prossimi anni, la crescita economica di Bologna sara’ sostenuta da un programma di investimenti pubblici e privati incentrato sul sistema di trasporto urbano e sul centro fieristico-espositivo.


Le prospettive negative, precisa S&P, ”riflettono quelle della Repubblica Italiana che, a loro volta, sono influenzate dal deterioramento della situazione dei conti pubblici nazionali, in un contesto di bassa crescita economica e di indebolimento dei vincoli imposti dal Patto di Stabilita’ Europeo”. Le prospettive potranno tornare stabili se saranno attuate misure strutturali che garantiranno una concreta e sostenibile tendenza alla riduzione del debito dell’ amministrazione pubblica generale (includendo l’amministrazione centrale e gli enti locali). In assenza di una strategia coerente di riduzione del debito – avverte S&P – il rating di lungo termine della Repubblica Italiana, e conseguentemente quello del Comune di Bologna, potrebbe essere declassato nell’arco dei prossimi 18 mesi.