Oltre cento progetti finanziati in otto anni con contributi per 850 mila euro che hanno permesso di realizzare investimenti per più di sette milioni di euro in Africa, in Sudamerica, in Asia e in Europa: dal Senegal al Brasile, dall’Albania a Cuba, dal Bangladesh al Madagascar e in tanti altri paesi tra i più poveri del mondo.

Sono i risultati dell’attività della Provincia di Modena nel campo della cooperazione internazionale allo sviluppo per la quale, anche per il 2005, è previsto un sostegno di 150 mila euro per promuovere e realizzare progetti di solidarietà.

Le risorse saranno assegnate con una gara pubblica alla quale possono partecipare le organizzazioni non governative (Ong), le organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus) e le associazioni di volontariato che svolgono attività a favore delle popolazioni del Terzo mondo che abbiano partner locali e la sede o strutture operative nel territorio modenese o, comunque, un numero significativo di volontari residenti. Il termine per la presentazione dei progetti è venerdì 9 settembre (informazioni: tel. 059 209390 oppure Provincia di Modena).

“Confermiamo il nostro impegno accanto ai tanti modenesi attenti al tema della globalizzazione dei diritti e della solidarietà – sottolinea il presidente della Provincia Emilio Sabattini – e insieme ai quali è stato possibile costruire acquedotti, organizzare corsi di formazione, realizzare strutture sanitarie, centri per minori e altre attività che contribuiscono, in modo non solo simbolico, a rispondere al bisogno di giustizia che caratterizza la situazione internazionale”.

I criteri di selezione dei progetti e i meccanismi di controllo “consentono di evitare sprechi e di verificare il mantenimento degli impegni” aggiunge Sabattini sottolineando come “la cooperazione internazionale, quella che offre assolute garanzie di correttezza ed efficacia, rappresenta un dovere per l’amministrazione locale: non possiamo rassegnarci a una realtà di miseria e povertà che non è poi così lontana come può sembrare. Nell’era dell’interdipendenza e della globalizzazione le conseguenze della povertà nei paesi del Terzo mondo arrivano fino alle porte di casa nostra”.