Licio Gelli, oramai 85enne, torna alla ribalta giudiziaria. Mercoledì, la sezione feriale della Corte d’appello, esaminerà in Camera di consiglio la richiesta presentata dalla difesa dell’ex leader della P2, che chiede di far applicare la continuazione tra la condanna a 12 anni, diventata definitiva, per l’insolvenza del Banco Ambrosiano e altri 10 anni ricevuti dalla magistratura di Bologna per aver cercato di depistare le indagini sulla strage del 2 agosto 1980 alla stazione.

Secondo l’accusa, Gelli avrebbe cercato, insieme alla loggia massonica P2, di far ricadere la colpa dell’attentato su elementi provenienti dall’estero, organizzando il ritrovamento su un treno di esplosivo dello stesso tipo di quello usato a Bologna, attribuendone la collocazione ad un’organizzazione diversa da quella coinvolta nelle indagini.