Antonello Gustapane ha affidato al dottor Renato Ariatti una consulenza psichiatrica su Chiara Spartaca Galli, la donna di 71 anni arrestata l’altro giorno a Casalecchio di Reno, alle porte del capoluogo, per aver ucciso il marito Renato Betti, di 77, malato terminale di tumore.

Lo psichiatra dovrà accertare la capacità di intendere e di volere della
donna al momento dell’uccisione del marito e la sua capacità di partecipare al processo.
Domattina il Gip Alberto Gamberini terrà l’udienza di convalida dell’arresto.

Chiara Spartaca Galli, che dopo aver dato al marito una dose massiccia di tranquillante aveva tentato il suicidio, non ci sarà. Infatti
è ricoverata in ospedale e non è in grado di essere sentita. Il Gip forse
la sentirà successivamente alla convalida che verrà fatta ‘sulle carte’.

La donna aveva lasciato una lettera in cui aveva scritto, semplicemente
”l’ho avvelenato, non cercate altri responsabili”.
Sabato verso l’ora di
pranzo, uno dei figli della coppia di pensionati, di 51 anni, era andato a
trovare i genitori. Aveva suonato, inutilmente, il campanello. Poi aveva
usato le chiavi di cui era in possesso per entrare nell’appartamento. Sul
letto, vestito con un pigiama, c’era il padre, già morto. Sul suo corpo
nessun segno di violenza. A terra, la madre semi-incosciente. Il figlio
della coppia aveva chiamato il 118, che aveva trasportato d’urgenza la
donna all’ospedale Maggiore di Bologna. I medici nel frattempo avevano
avvisato i carabinieri.

Nella casa i militari della compagnia di Borgo Panigale e della stazione
di Casalecchio di Reno avevano trovato la lettera. Chiara Galli nella
missiva spiegava di aver somministrato al marito dei farmaci. In modo
confuso, attraverso le parole vergate a mano, raccontava di non essere piu’
in grado di sopportare la difficile situazione e di voler porre fine alle
sofferenze del marito.

Il Pm ha affidato anche l’autopsia al medico legale Anna Vercelli, che
la eseguirà in giornata, e una perizia tossicologica alla dottoressa
Francesca Righini.