E’ in stato di arresto all’ospedale
Maggiore di Bologna con l’accusa di omicidio del marito Chiara Galli Spartaca, 71 anni, di origine francese: la donna, a quanto si e’ appreso, avrebbe ammesso in uno scritto di aver somministrato al marito – Renato Betti, 77 anni, originario di Rimini, da tempo gravemente malato – del Tavor, con l’intenzione in questo modo di porre fine alle sue sofferenze.

La donna e’ stata trovata in forte stato confuzionale ai piedi del letto. A dare l’allarme, il figlio della coppia, che era passato a salutare i genitori: ha suonato il campanello senza avere risposte, e cosi’ e’ entrato in casa aprendo con le sue chiavi e scoprendo il padre morto. Le indagini, condotte dai carabinieri e coordinate dal pubblico ministero Antonello Gustapane, attendono ora gli esiti dell’esame medico legale per accertare le cause della morte dell’anziano, il cui corpo non presentava segni di violenza: solo dall’autospia, spiegano gli inquirenti, si avra’ un chiarimento definitivo della vicenda, e sara’ possibile scoprire se gli eventuali farmaci somministrati hanno causato o meno la morte dell’anziano.