Poesie, foto e testimonianze per
ricordare e capire cosa fu la strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna, e per fare cio’ che non hanno mai smesso di fare i familiari delle vittime: ”perseguire la verita”’ per ”permettere a tutti noi di riflettere e rafforzare il tessuto connettivo della democrazia”, perche’ ”solo cosi’ si puo’ combattere il terrorismo e la sua follia devastatrice: rinnovando il senso di appartenenza ad una comunita’ e rafforzando gli strumenti della democrazia”. Lo ha scritto Sergio Cofferati, sindaco della citta’ emiliana, in uno dei due volumi in edicola per commemorare il 25/o anniversario dell’eccidio.


I due libri (‘Il racconto della strage’, a cura di Cinzia Venturoli e Massimiliano Boschi, e ‘Antologia per una strage’, di Gian Pietro Testa) sono rispettivamente una raccolta di foto e testimonianze, e di poesie, e saranno vendute nelle edicole della citta’, acquistabili anche in allegato al quotidiano ‘Il Domani’.
L’antologia e’ una ristampa del testo uscito subito dopo la strage, in cui Gian Pietro Testa, come in una novella antologia di Spoon River, diede voce a 84 vittime (l’85/a mori’ dopo che il libro era gia’ stato stampato). Ne ‘Il racconto della Strage’, con il contributo del Cedost (il Centro di documentazione storico-politica sullo stragismo) sono state raccolte le foto, molte anche inedite, scattate nell’agosto dell’80, che corredano le testimonianze dei soccorritori, dei feriti e di tutti coloro che vissero in prima persona la tragedia.