Domenico Bottari e’ stato portato
nel carcere della Dozza dove e’ detenuto in regime di isolamento e controllato a vista per scongiurare eventuali gesti di autolesionismo. Anche nel lungo interrogatorio notturno e’ apparso molto confuso, al limite del delirio.


Anche il suo legale, Piero Gennari, non potra’ incontrarlo sino all’esito dell’udienza di convalida dell’arresto tenuta dal gip e chiesta dal pm Licia Scagliarini. L’udienza si terra’ domani o dopodomani.

Bottari e’ accusato di omicidio volontario. Il messinese, tornato a Bologna da poco, non solo infatti si era portato l’arma con se’, ma ha esploso verso Venier ben otto colpi con la pistola semiautomatica calibro 9X21 che deteneva regolarmente.
Arma che portava dentro una borsa quando si e’ consegnato alla polizia ferroviaria, nella caserma di via Bovi Campeggi, a poca distanza dalla stazione, poco dopo il delitto.