Si è svolto ieri pomeriggio presso la sede di Assopiastrelle a Sassuolo, la tavola rotonda “Lavorare nel mondo della
ceramica” organizzata da Cerform, l’associazione riconosciuta per la
formazione professionale nel comparto italiano della ceramica industriale e
dei territori coinvolti nel sistema produttivo.

L’occasione è stata determinata dalla diffusione dei positivi risultati relativi ai progetti di formazione superiori 2004-2005 per la ceramica: i post diploma “tecnico servizi export” e “funzionario tecnico commerciale” e il post lauream “Industrializzazione di prodoot/processo”. Per tutti e tre i corsi, infatti, la percentuale di inserimento lavorativo degli iscritti è stata molto alta. Ma poiché gli invitati alla tavola rotonda, moderati dal giornalista Felice Fava, di Corriere Lavoro supplemento del Corriere della Sera, non si sono nascosti dietro contributi di circostanza, il confronto è decollato disegnando gli scenari evolutivi per il lavoro e per lo stesso distretto ceramico. Con Claudio Pistoni, il sindaco di Fiorano presidente di Cerform, sono interventi Gianluca Marchi professore associato di economia e gestione delle imprese della facoltà di Economia e Commercio all’Università di Modena e Reggio Emilia, Emilio Mussini il presidente di Lea Ceramica vicepresidente di Assopiastrelle, Mariano Paganelli presidente Expert System Solutions, Domenico Marcucci responsabile ambiente e formazione di Filcea Cigl nazionale, Silvia Facchini assessore Istruzione e Formazione Professionale della Provincia di Modena, Ginaluca Ferrari assessore Formazione Professionale e Lavoro Provincia di Reggio Emilia;

Ognuno ha esaminato l’attuale situazione e le prospettive da un diverso punto di vista contribuendo a disegnare un articolato complesso di criticità e di risorse che il distretto e il settore ceramico stanno dimostrando.

Il prof. Marchi ha individuato alcune delle competenze nuove da radicare per affrontare l’internazionalizzazione e la globalizzazione: capacità di ascolto e di previsione del mercato, progettazione guidata dal mercato, servizi di supporto a distribuzione e comunicazione, controllo e coordinamento reti di produzione internazionale, gestori di sistemi informativi, gestori di risorse immateriali.


Emilio Mussini ammettendo come non sia più possibile fare esclusivo affidamento sui successi del passato, ricorda che i tempi di reazione non sono determinati soltanto dalla volontà degli imprenditori, ma dal sistema.

Così come il problema del ricambio
generazionale non riguarda soltanto gli imprenditori, ma l’intero
management. Nessuno sta tirando i remi in barca, ma esiste incertezza su
quale strada intraprendere. Di certo occorre andare oltre l’innovazione
tecnologica e ad esempio ripensare il post produzione e la distribuzione.
Inoltre, osserva Mussini, nutrirsi esclusivamente di una cultura propria non
è più vincente ed anche il distretto deve inserire elementi che non
appartengono attualmente alla nostra cultura.

Mariano Paganelli ha
raccontato il paradosso della sua impresa, l’Expert System Solution di
Modena, che produce strumentazioni di laboratorio e software per la gestione
del laboratorio ceramico. Il Made in Italy è per loro un ostacolo, in un
mercato dominato da altre nazioni. Ciò nonostante, hanno come clienti tutte
le più importanti università del mondo che si occupano di ceramica, ma
nessuna italiana. Perchè all’estero si fa molta più ricerca che in Italia.


L’assessore Gianluca Ferrari ha tratteggiato lo scenario del lavoro,
l’aumento dei disoccupati per riduzione di personale e per cessazione,
l’aumento della cassa integrazione, l’aumento del precariato. La formazione
deccellenza deve accompagnarsi con la formazione per le “punte arretrate”
che rischiano di essere estromesse dal lavoro. Non deve essere soltanto un
impegno del pubblico e propone tavoli decentrati nei diversi distretti della
provincia, coinvolgendo tutti gli attori sociali per monitorare la
situazione, ma anche per studiare le dinamiche.

L’assessore Silvia Facchini
ha invece disegnato lo scenario dell’istruzione partendo dalla conferma che
occorre investire nella formazione di base per non perdere lungo la strada
importanti risorse. Occorre tenere unite istruzione e formazione come ha
scelto l’Emilia Romagna, mentre la riforma governativa tende a dividerle. A
Sassuolo c’è una offerta formativa completa, sia a livello di istruzione che
di formazione. Occorre mantenere e potenziare questa ricchezza. Domenico
Marcucci ha individuato nella qualità, nel benessere, nell’identità e nella
cultura aziendale il poker vincente per favorire l¹innovazione dell’impresa,
motivando il lavoratore e coinvolgendolo positivamente. La formazione deve
essere misurata su chi viene fatta: un adulto non è più un bambino, la
pedagogia scolastica non serve più. “Formare ­ conclude riprendendo una
celebre frase ­ non è riempire un vaso, ma accendere un fuoco”.

A Claudio
Pistoni è toccato il compito di aprire con le tre T:
tecnologie, talenti e
tolleranza come condizioni di sviluppo e innovazione, dove talenti sta per
la valorizzazione della risorsa umana e la tolleranza sta per un contesto di
pacificazione, anche economica. E a Claudio Pistoni è toccato il compito di
chiudere, annunciando la volontà di Cerform di essere protagonista nel
distretto e nel comparto della ceramica italiana per affrontare gli scenari
evolutivi e contribuire a costruire condizione di sviluppo e di conferma
della leadership mondiale del settore.