Novità nel bilancio demografico tracciato dall’Istat al 31 dicembre 2004. In Italia si nasce di più e si muore di meno, ma solo perchè per ogni italiano nato vedono la luce due bimbi figli di immigrati. E le culle che si riempiono di più sono proprio nel Nordest, dove maggiore è l’afflusso di immigrati.

L’incremento più alto – fanno sapere gli esperti – è nel Nordest (l’incremento sul numero dei nati nel 2003 è pari al 6,3%), nel Nordovest del 5% e nell’Italia centrale del 5,3%. Il Mezzogiorno perde il primato di area più prolifica del Paese. Il tasso di natalità varia da 7,6 nati per mille abitanti in Liguria a 11,5 nella provincia autonoma di Bolzano, rispetto ad una media nazionale di 9,7 per mille. Tra le regioni del Nord-ovest il tasso più elevato si registra in Lombardia (10 per mille). Nel Nord-est il tasso di natalità è superiore alla media nazionale Bolzano e Trento (11,5 e 11 nati per mille abitanti) e il Veneto (10,1 per mille).

Le regioni del Centro presentano tutte, tranne il Lazio (9,9 per mille), un tasso di natalità con valori inferiori alla media nazionale.
Nelle regioni del Sud, i tassi più elevati sono quelli di Campania e Puglia (11,3 e 10 per mille). Infine, la Sicilia con il 10,3 per mille, decisamente superiore alla media, mentre la Sardegna ha un valore pari appena all’8 per mille.