“Convocazione urgente dell’Unità di crisi costituita presso il ministero delle politiche agricole al fine di assumere le necessarie determinazioni e per programmare gli interventi opportuni”.

E’ quanto ha chiesto il Presidente della Coldiretti Paolo Bedoni al Ministro delle Politiche Agricole Gianni Alemanno nel sottolineare che “la carenza idrica nelle campagne, che sta investendo il Nord Italia con effetti drammatici, rende evidente che ci troviamo di fronte a cambiamenti climatici strutturali che vanno affrontati con interventi al di fuori delle logica dell’emergenza”.

Secondo un monitoraggio della Coldiretti l’acqua per l’irrigazione viene già autolimitata dagli stessi agricoltori ma le coltivazioni sono in sofferenza con le risorse idriche che, in molti zone del Nord Italia, sono garantite per meno di due settimane. Al momento nei bacini – stima la Coldiretti – sono immagazzinate non più del 50 per cento delle risorse idriche normali per il periodo. Si assiste ad una autentica tropicalizzazione del clima e se si vuole continuare a mantenere l’agricoltura di qualità – sostiene la Coldiretti – occorrono adeguate politiche indirizzate a una capitalizzazione dell’acqua nei periodi più piovosi e alla creazione di strutture in grado di raccogliere e gestire opportunamente le risorse idriche.

La tropicalizzazione del clima con una modificazione della distribuzione delle piogge e l’aumento dell’intensità delle precipitazioni con una forte perdita per scorrimento sono effetti dei cambiamenti climatici prevedibili che – conclude la Coldiretti – richiedono interventi strutturali per la raccolta, distribuzione e il risparmio dell’acqua.