Per la prima volta dal 1992, il saldo naturale della popolazione residente nel 2004 è stato positivo ed è risultato pari a +15.941 unità. In valori assoluti, nel corso del 2004 si è registrato il più alto numero di nati ed il più basso numero di morti degli ultimi 12 anni.


Secondo il bilancio Istat non è opportuno, tuttavia, parlare di inversione di una tendenza pluriennale: ”nella determinazione del saldo positivo, infatti, è importante l’aumento del numero dei nati, ma risulta fondamentale la notevole diminuzione del numero dei decessi registrati nel 2004 e che può essere, almeno in parte, attribuita alla supermortalità dei mesi estivi che ha caratterizzato l’anno precedente.

Il saldo naturale è fortemente positivo nel Mezzogiorno, mentre nelle ripartizioni del Centro-Nord la fluttuazione congiunturale conferma un saldo naturale negativo, anche se su livelli inferiori rispetto al 2003. Anche nel 2004 si è registrato un forte incremento della popolazione residente, poco meno di 600 mila abitanti, pari all’1,0% della popolazione.

Tale incremento è in larga parte ancora dovuto alle iscrizioni anagrafiche successive alla regolarizzazione degli stranieri presenti in Italia regolamentata dalle leggi 189 e 222 del 2002, che sono proseguite anche nel corso del 2004.

Il saldo demografico 2004 è stato determinato dalla somma delle seguenti voci di bilancio: il saldo del movimento naturale pari a +15.941 unità; il saldo del movimento migratorio con l’estero pari a +379.717; un incremento dovuto alle rettifiche post-censuarie pari a +152.572 ed un saldo interno positivo pari a +25.900.


All’interno del Paese le migrazioni rispettano il tradizionale flusso Sud-Nord e i piu’ portati a spostarsi sono i Calabresi mentre la regione d’Italia piu’ ‘invitante’ risulta essere l’Emilia Romagna con un tasso migratorio interno del 4,9 per mille.