”Devo essere arrestato, c’e’ un provvedimento a mio carico”. Con queste parole e valige alla mano il pregiudicato Felice Rapolla, 35anni, residente a Busto Arstizio (Va) si e’ presentato la scorsa notte al carcere di Reggio Emilia, costituendosi.

Ovviamente le porte per
motivi di sicurezza non potevano essere aperte al ricercato che quindi ha atteso pazientemente l’arrivo di una pattuglia dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, il cui intervento e’ stato richiesto dal personale del carcere.
I militari hanno accertato che il giovane non era un mitomane: sul suo capo pendeva un provvedimento di sospensione di misura alternativa emessa dall’Ufficio di Sorveglianza di Vercelli che disponeva l’espiazione della condanna emessa dalla Procura Generale della Repubblica di Milano a 2 anni 8 mesi e 28 giorni di reclusione per stupefacenti in regime di detenzione carceraria. Per questo i carabinieri hanno ”accontentato” l’uomo, dichiarandolo in stato d’arresto. Le porte del carcere a quel punto si sono davvero aperte.