La valorizzazione del patrimonio motoristico esistente, la diversificazione dell’offerta turistica, la definizione di strategie di sviluppo per il distretto motoristico in tutti i suoi potenziali aspetti e la formazione di figure professionali altamente qualificate. Sono questi gli obiettivi del progetto interregionale “Terra dei Motori”, che coinvolge le Regioni Toscana, Lombardia e Sicilia e di cui l’Emilia-Romagna è capofila. Il progetto, che si avvale delle esperienze pregresse di ogni Regione, è passato in questi giorni alla fase operativa con la definizione del programma congiunto da realizzare.


“E’ un’iniziativa di grande interesse- ha riferito il presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani – che ha l’obiettivo di diversificare l’offerta turistica e di trovare nuove strade per l’internazionalizzazione del turismo regionale”.
“In un momento di difficoltà economiche e per di più con la mancanza di una politica nazionale a sostegno del turismo – ha aggiunto il Presidente – iniziative come questa danno la possibilità di unire le forze mettendo in rete le esperienze dei territori, valorizzando le loro peculiarità, i settori produttivi, le bellezze dei paesaggi ed i musei legati a questo tema, in un prodotto turistico altamente specializzato e unico nel suo genere”. “In particolare – ha concluso Errani – con questo progetto l’Emilia-Romagna evidenzia una vocazione antica, legata ad un settore produttivo forte che si avvale di tecnologie all’avanguardia e ad una radicata passione motoristica. Credo quindi che tutte queste potenzialità siano una buona premessa per il successo dell’iniziativa a livello internazionale”.

“Si tratta una grande opportunità, un volano economico per tutti i comparti dell’imprenditoria e un ulteriore ricchezza per il patrimonio turistico del nostro territorio – spiega Pietro Blondi presidente di Confcommercio Emilia Romagna e del Comitato Promotore del progetto interregionale “Terra di Motori”. “Il piano – aggiunge Blondi – comincia a dare i suoi frutti: avviato nel 2002 con la mappatura delle risorse, dapprima in provincia di Modena poi in tutto il territorio i cui confini non sono definibili e circoscrivibili con il solo ambito amministrativo, ora la realtà “Motor Valley”, conosciuta e ri-conosciuta anche all’estero, è un’importante opportunità per la nostra regione e le piccole e medie imprese che in essa operano”.



IL PROGETTO



La straordinarietà del patrimonio motoristico italiano sia in termini quantitativi (numero di aziende, musei, collezioni private, autodromi, manifestazioni a tema, ecc.) che qualitativi, assieme al grande interesse legato al tema “motori”, definisce un valore territoriale che va ben al di là delle singole realtà locali.
Partendo da tale presupposto, il progetto si propone di valorizzare tale patrimonio dando una maggiore organicità all’offerta territoriale attraverso quelle azioni strutturali e di promozione necessarie a far sì che il distretto diventi un “marchio di eccellenza” conosciuto in tutto il mondo.

L’Emilia-Romagna, in particolare, è sempre stata una terra sensibile al tema dei motori: grazie alla presenza di aziende importanti come la Ferrari, la Maserati e la Ducati (solo per citarne alcune), ai suoi circuiti, primo fra tutti quello di Imola, ma anche per la grande passione dei suoi abitanti per le moto e le auto. Da qui la guida al Progetto Interregionale che intende valorizzare a tutto tondo il patrimonio motoristico delle regioni coinvolte e definire le strategie di sviluppo per il distretto in tutti i suoi potenziali aspetti.



GLI INTERVENTI PREVISTI



Gli interventi in programma riguardano innanzi tutto la costituzione di un data base sull’esistente: dalle case motociclistiche e automobilistiche presenti nei vari territori, ai musei privati e pubblici fino alle collezioni private, e agli eventi. Il data base servirà anche per la realizzazione di un sito Internet specifico.

Sono previsti inoltre un’azione di promozione turistica congiunta e l’ideazione di un programma pilota tecnico/pratico sulla storia della meccanica (da proporre agli Istituti tecnici). Per la nostra regione sono in programma anche interventi specifici: la costituzione di un ufficio informativo dedicato al mondo dei motori, la realizzazione di un centro di documentazione a livello universitario per la raccolta e documentazione di dati tecnici e storici, l’apertura di una scuola di restauro per auto e moto d’epoca (che sarebbe la prima del suo genere in Italia) ed infine interventi strutturali finalizzati al miglioramento della fruibilità del patrimonio storico appartenente alle collezioni pubbliche e private.



Il progetto, che dovrebbe concludersi in 3 anni, prevede un finanziamento complessivo di un milione 550mila euro. Si prevede un investimento di oltre un milione di euro per la parte della Regione Emilia-Romagna.