Cambia la commissione provinciale alle Pari opportunità, per composizione e modalità di nomina, con una maggiore apertura al sistema economico e sociale, e nasce un nuovo organismo, previsto dallo Statuto provinciale, del quale faranno parte tutte le donne elette e nominate negli organi di governo degli enti locali modenesi, ma anche in Regione, nel Parlamento italiano, in quello europeo e al governo.

Le modifiche al regolamento della commissione e il nuovo regolamento della Conferenza provinciale delle elette sono stati approvati nelle scorse settimane dal Consiglio provinciale di Modena a larga maggioranza: oltre al centro sinistra hanno votato a favore anche Udc e Forza Italia sul primo provvedimento (astenuti Lega e An), mentre il secondo ha ottenuto l’ok di An con l’astensione di Forza Italia. “Sono due strumenti importanti per favorire e qualificare la presenza delle donne nella vita politica e amministrativa – commenta l’assessore alle Pari opportunità Morena Diazzi – e per diffondere il punto di vista femminile negli ambiti istituzionali, così come nel mondo dell’economia, della cultura e del sociale”.

Le consultazioni per la formazione della nuova commissione alle Pari opportunità iniziano nei prossimi giorni. Le componenti saranno 13 con due rappresentanti del mondo economico (designate dal Comitato per l’imprenditoria femminile della Camera di commercio), due del mondo sindacale, due delle associazioni femminili, una del mondo universitario, una delle associazioni di immigrati, una dell’associazionismo (designata dal Forum del terzo settore), una delle professioni (espressa dal Cup, il coordinamento unitario delle professioni), una del mondo socio-sanitario e due designate dal Consiglio provinciale con la garanzia che una sia espressione della minoranza. “La commissione – spiega l’assessore Diazzi – dovrà garantire un raccordo continuo tra le politiche provinciali e le azioni promosse dai diversi soggetti del territorio”.

Sarà sempre il Consiglio provinciale, inoltre, a eleggere la presidente e la vice presidente della Conferenza delle elette che guideranno il comitato esecutivo del nuovo organismo il cui insediamento con assemblea plenaria è previsto entro giugno. E sarà l’assemblea a nominare il comitato esecutivo nel quale saranno rappresentati tutti i distretti del territorio provinciale e di cui un terzo delle componenti sarà espressione delle minoranze. “Il primo problema da affrontare – afferma l’assessore Diazzi – è la scarsa presenza di donne nelle istituzioni locali e nazionali con quote che a fatica raggiungono il 10 per cento, come in Regione con cinque elette su 50”.