Dovra’ essere sottoposta
domani a un intervento chirurgico ambulatoriale, per risolvere la lesione alla membrana di un timpano, Francesca Catellani, 26 anni, la studentessa universitaria reggiana rimasta ferita sabato assieme al fidanzato svedese, Tobias Joanson, nell’ esplosione avvenuta al Cairo, nei pressi del Museo Egizio.


Questa mattina la giovane, che era rientrata ieri sera in aereo dalla capitale egiziana assieme a un medico, accompagnata dai familiari e’ stata sottoposta a visite ed esami all’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia. Le sue condizioni di salute sono buone: le schegge piu’ grosse che l’avevano colpita al braccio sinistro e al collo erano state gia’ tutte rimosse dai medici del Cairo, e ora ha soprattutto bisogno di riposo.


Migliorano anche le condizioni di Tobias, ventottenne, che era stato colpito al volto dai frammenti dell’ordigno pieno di chiodi. In un primo momento si era temuto per la funzionalita’ di un occhio, ma le ultime notizie sono rassicuranti: ”L’ho sentito al telefono nel primo pomeriggio – ha detto Francesca – Sta meglio e domani fara’ rientro in Svezia, dove vive in un paesino sul mare nella regione di Blekige. Appena avro’ il via libera dei medici lo raggiungero’ a casa”.

Francesca, che studia Scienze ambientali all’universita’ di Parma, e Tobias, ingegnere ambientale impegnato da piu’ di tre mesi nel Darfur, in Sudan, con Medici senza frontiere, sono fidanzati da piu’ di un anno e avevano cominciato appena venerdi’ una settimana di vacanza al Cairo. La capitale egiziana era stata scelta proprio perche’ logisticamente comoda per entrambi, poi Tobias avrebbe dovuto fare ritorno in Sudan.