Aria pulita garantita e libera dal fumo di sigaretta nei ristoranti, bar, alberghi e negozi di Modena e provincia. Dalla prossima settimana lo attesterà anche la vetrofania con lo slogan “All’interno aria pulita” che circa 8.000 esercizi pubblici esporranno nelle vetrine dei loro locali.
L’iniziativa, nata da un’idea dell’Azienda USL di Modena e della sezione modenese della Lega Italiana Lotta Contro i Tumori, è stata presentata questa mattina in una conferenza stampa.

Alla conferenza hanno partecipato Giuseppe Fattori, responsabile del Piano per la Salute dell’Azienda USL di Modena, Gianluca Grazioli, segretario della Lega Italiana Lotta ai Tumori sezione di Modena, Alberto Crepaldi, segretario della Fiepet-Confesercenti, Giovanni Flori, responsabile di Cna.Com, Giovanni Petrullo, funzionario F.I.P.E (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) Ascom Confcommercio, Paolo Saetti, responsabile dell’Ufficio Sicurezza di Lapam Federimpresa, e Vinicio Sighinolfi, Presidente del Consorzio Modena a Tavola.


Le associazioni di categoria si sono dimostrate fin da subito estremamente interessate all’idea di proporre a tutti gli esercenti modenesi loro associati l’affissione della vetrofania. Il messaggio richiama i concetti più positivi connessi all’applicazione della legge, entrata in vigore il 10 gennaio 2005, che sancisce il divieto di fumo nei locali chiusi, ad esclusione di quelli esplicitamente riservati ai fumatori. Per quanto riguarda questi ultimi, le associazioni confermano che, in Emilia Romagna, i ristoranti già attrezzati con aree riservate ai fumatori sono veramente pochissimi. Resta, perciò, sottointeso che gli esercizi pubblici non adeguati alla normativa sono interamente destinati ai non fumatori. Tuttavia, nel messaggio contenuto nella vetrofania è implicito anche un altro concetto: l’impegno del commerciante per migliorare la propria salute, quella dei suoi collaboratori e dei suoi clienti e ad adottare come metodo di lavoro la cortesia. Non solo lotta al tabagismo, quindi, ma anche educazione al rispetto degli altri.



Lo spirito dell’iniziativa è quello di sostenere la cultura del lavoro sicuro e la tutela dei “fumatori passivi”, cioè di tutti coloro che al lavoro, in famiglia o nei luoghi pubblici sono costretti a respirare il fumo altrui. La legislazione, ricordiamolo, stabilisce anche che il datore di lavoro fornisca aria salubre ai suoi dipendenti, collaboratori e clienti – impedendo lo sviluppo di fumi nocivi – ne tuteli la salute ed adotti tutte le misure di prevenzione efficaci. E’ stato dimostrato, infatti, che l’emissione di polveri sottili provocata da tre sigarette in un locale chiuso è dieci volte superiore a quella emessa da un motore diesel al minimo. E’, altresì, provato che l’abolizione del fumo passivo ambientale causa un miglioramento della funzionalità polmonare nei baristi e nei camerieri. Meno tosse, catarro, infiammazioni delle mucose, quindi, ed un miglioramento del 4,2% nella funzionalità respiratoria, a cui si può aggiungere anche un aumento della produttività dei lavoratori ed una diminuzione dei costi per le malattie legate al fumo. Stop al fumo significa anche tutela per le categorie di clienti più sensibili ai danni provocati dal fumo passivo, come donne incinte, anziani e bambini. E’ stata, infatti, comprovata la relazione tra gli effetti nocivi del fumo passivo e malattie quali cancro del polmone, malattie cardiovascolari e respiratorie (cardiopatie, asma, bronchiti croniche), tosse, affanno e otiti acute e croniche, nonché aggravamento dei sintomi dell’asma e insorgenza di nuove allergie, specie nei più piccoli.

Ignorare il divieto di fumare nei locali pubblici non è solo indice di scarso senso civico, ma può far male anche al portafoglio. La legge stabilisce, infatti, che per chi si ostina a fumare nelle aree riservate ai non fumatori la sanzione amministrativa va da un mi­nimo di 27,5 euro a un massimo di 275 euro. La sanzione è raddoppiata se il fatto si compie in presenza di una donna in evidente stato di gravidanza o in presenza di lattanti o bambini fino a 12 anni. I responsabili ed i conduttori dei locali che non tengono esposto in posizione visibile al pubblico il cartello di divieto di fumare e che vengono me­no al dovere di far osservare il divieto stesso sono punibili con una sanzione amministrativa da 220 euro a 2.200 euro. Tale somma viene aumentata della metà qualora gli impianti di con­dizionamento non siano funzionanti o non siano condotti in maniera idonea o siano non perfettamente efficienti.



L’iniziativa della vetrofania con lo slogan “All’interno aria pulita”, a sostegno della salubrità degli ambienti chiusi, si coniuga con le altre iniziative realizzate nell’ambito del PPS (Piano per la Salute) e dell’Educazione alla Salute e finalizzate a contrastare l’iniziazione e il mantenimento dell’abitudine al fumo. Tra queste ricordiamo il concorso per diventare non fumatori “Scommetti che smetti”. Per iscriversi c’è tempo fino al 2 maggio. Occorre essere maggiorenni, fumare ogni giorno da almeno un anno ed essere residenti o domiciliati nella provincia di Modena. L’impegno richiesto è quello di non fumare per 4 settimane, dal 2 al 29 maggio. Diversi i premi che saranno estratti: biciclette elettriche, soggiorni vacanza, cene per due e molti altri. Ci si può iscrivere on line sul sito www.scommettichesmetti.it o si può trovare la scheda sui depliant messi a disposizione dalle farmacie e dall’Azienda USL. Le schede possono essere spedite per posta all’indirizzo: Azienda USL Modena, C.P. n° 555, Modena Centro, oppure per fax al n° 059/435327.

Per informazioni sui Centri Antifumo dell’Azienda USL: numero verde regionale (gratuito) 800.033033