Cento dipinti, trenta opere
su carta e cinquanta terrecotte di Antonio Ligabue di scena a Reggio Emilia, dal 28 maggio al 28 agosto, a ricostruire l’intero percorso creativo dell’artista nato in Svizzera, ma che ventenne arrivo’ a Gualtieri, vivendo il resto dei suoi giorni nella Bassa reggiana.


Si tratta della piu’ vasta e importante mostra antologica, mai realizzata, dedicata all’autore, nel quarantesimo anniversario della sua scomparsa, avvenuta il 27 maggio 1965. Curata da Sergio Negri e Sandro Parmiggiani, la mostra sottolineera’ il grande valore di Ligabue nell’ambito dell’arte italiana ed europea, al di la’ della fuorviante definizione di ‘naif’ che l’ha troppo a lungo accompagnato e ne ha mortificato la comprensione, e lo collochera’ tra gli esponenti piu’ significativi di quel filone ‘primitivo’ ed espressionista, che continuamente e’ riaffiorato, anche nei decenni recenti, nell’esperienza artistica internazionale.



Un appuntamento che vuole costituire, anche sulla base della qualita’ delle opere presentate, un punto fermo nella valutazione critica e nella comprensione dell’artista.