Per le biciclette, o velocipede come recita il Codice della Strada, con il bel tempo è l’ora di tornare in azione. Ma prima di inforcare la ‘due ruote’ è meglio dare una controllata al mezzo per la propria e l’altrui incolumità. Qualsiasi meccanico vi inviterà a controllare lo stato dei pneumatici, la loro pressione ed i freni, sia quelli davanti che quelli dietro.

Ma la bicicletta, come qualsiasi altro mezzo che si muove sulle strade deve rispettare le norme del Codice. Innanzi tutto deve avere un fanale nella parte anteriore (luce gialla o bianca) ed una luce rossa nella parte posteriore. Devono poi essere collocati dei dispositivi rifrangenti: sui pedali, sui raggi delle due ruote (almeno uno per parte) e nella parte centrale del parafango posteriore. Il campanello è obbligatorio.

“La prudenza, specie nelle ore notturne e nelle situazioni di scarsa illuminazione, sono la base per evitare incidenti, ammonisce Fabio Leonelli comandante della Polizia Municipale. Personalmente invito i ciclisti, specie quando sono fuori dai centri abitati, ad indossare anche un giubbotto rifrangente, un mezzo ulteriore per farsi vedere dagli altri utenti della strada”.

Un bambino (massimo otto anni) può essere caricato, davanti o dietro, da una persona maggiorenne, utilizzando però un seggiolino appositamente attrezzato composto da schienale, braccioli, protezione per le gambe e cinture o bretelle di sicurezza. Infine quando si percorre una strada in cui è tracciata la pista ciclabile i cittadini in bicicletta sono obbligati ad utilizzarla.