Ha fatto l’autostop con un ‘carico’ di mezzo chilo di hascisc nei pantaloni, promettendo ai due giovani che lo avevano fatto salire in auto il pagamento della benzina e, come ricompensa ulteriore, qualche dose della sostanza stupefacente.

Si è così fatto accompagnare al distretto ceramico reggiano, dove doveva sbrigare ‘affari’, ma sulla strada del ritorno, a Casalgrande, i tre sono incappati in un posto di controllo dei carabinieri, che hanno notato le tasche posteriori dei pantaloni dell’autostoppista notevolmente rigonfie.

Si trattava di cinque panetti di hascisc, che hanno fatto scattare le manette ai polsi di H.A., marocchino 23enne residente a Gussola (Cremona), che è stato così accompagnato nel carcere reggiano a disposizione del Pm Luca Guerzoni.
Nessun addebito invece per i due giovani che lo avevano ospitato sulla vettura, un 25enne e una diciottenne del cremonese, che hanno ammesso ai militari di fare uso saltuario di hascisc, ma che sono risultati estranei al ‘trasporto’ della droga da parte dell’extracomunitario.