”L’ultimo fatto di sangue che ha coinvolto due operatori delle volanti, uccisi a bruciapelo a Verona in un normale controllo di routine, dovrebbe indurre il Ministero dell’Interno a riflettere per valutare e, inevitabilmente migliorare, le condizioni di lavoro degli operatori della sicurezza”.

Lo afferma il sindacato di polizia Silp-Cgil di Modena, secondo cui ”adeguarsi agli standard di sicurezza operativi propri delle forze di polizia europee non deve essere considerata una chimera. Il poliziotto ha precisi doveri, ma ha altrettanti diritti che devono essere tutelati, come quello di svolgere il delicato servizio di prevenzione e repressione dei reati nella massima sicurezza dei cittadini e degli operatori stessi, con strumenti moderni e sicuri.
Purtroppo – secondo il Silp – la politica del risparmio, priorità dell’agenda governativa, riduce ulteriormente per le forze dell’ordine la possibilità di intervenire in sicurezza”.

”Conferma ne è – afferma il sindacato – l’assegnazione alla Questura di Modena di due auto Fiat Stilo utilizzate per il controllo del territorio (funzione questa degli operatori della volante) che denota un inconfutabile peggioramento degli standard di sicurezza, essendo prive dei dispositivi di difesa passiva: parabrezza e portiere anteriori blindate, divisorio tra i posti anteriori e i posti posteriori (per evitare il contatto tra operatori e fermati), blocco delle armi, cruscotto operativo e barre luminoso multifunzionali. Tali accorgimenti avevano rivoluzionato anche le tecniche operative del personale della Polizia di Stato, consentendo da una parte una riduzione del personale sulle pattuglie, che passarono da tre a due unità, dall’altra la possibilità di considerare, in caso di scontro a fuoco, il veicolo un riparo sicuro grazie alle blindature. Oggi la Polizia di Stato ha fatto un passo indietro di 7 anni. Gli operatori delle volanti tornano a disporre di semplici auto di serie (auto che tutti possono comprare presso una concessionaria) con colori d’istituto, prive di accorgimenti operativi”.

In pratica – sottolinea il Silp – ”è come dire ad un dipendente amministrativo di rinunciare al Pc e ritornare ad utilizzare la macchina da scrivere. Di fronte ad una criminalità crescente e sempre più feroce nell’impiego delle armi da fuoco, quali sono le risposte in termini logistico-operativi del Ministero dell’Interno e del Governo? Forse costa più un vetro blindato della vita di un uomo? Conoscendo la risposta quali addetti ai lavori (basta vedere le spese sostenute nell’acquistare le cosiddette auto blu, auto sicure, blindate e costosissime o, meglio ancora, l’acquisto dei famosi airbus americani dai costi indecifrabili), sentiamo il dovere di sensibilizzare l’opinione pubblica, documentando come il capitolo fondi per acquisto e manutenzione dei veicoli di Polizia della finanziaria 2005, varata da un Governo che sulla sicurezza ha fondato la propria campagna elettorale, ha tagliato del 30% il finanziamento rispetto al 2004”.