Una mostra per raccontare il senso
di una professione, quella dell’insegnante, che è vocazione,
mestiere e passione. Una mostra che ripercorre i passi dei
maestri del passato e che vuole scoprire su quali fondamenta,
nei secoli, è andata costruendosi l’idea di istruzione come
diritto per tutti. Realizzata dall’ assessorato alla Scuola
della Regione Emilia-Romagna in collaborazione con la
cooperativa Giannino Stoppani, si intitola ‘Da Cuore a cuore’,
perché è come un viaggio nella scuola, dal ‘Cuore’ di De
Amicis al testo di Bianca Pitzorno ‘Ascolta il mio cuore’.


La mostra è in programma dal 4 al 25 febbraio presso Memo,
il multicentro educativo ‘Sergio Neri’ di Modena (viale Jacopo
Barozzi 172, dal lunedì al giovedì 9-13 e 15-18.30; il
venerdì 9-13).

“Abbiamo voluto proporre questa mostra – spiega l’ assessore
regionale alla Scuola Mariangela Bastico – perché la figura
dell’ insegnante è centrale nel nostro progetto di
valorizzazione della scuola, a partire dalla legge regionale che
sostiene maestri e professori nel loro lavoro (anche con la
possibilità di distaccarsi dal lavoro per anni sabbatici
retribuiti con assegni di studio finalizzati alla realizzazione
di progetti didattici) e ne garantisce la libertà di
insegnamento. Questa mostra è nata perché sono gli insegnanti
che hanno fatto della scuola dell’ Emilia-Romagna una
istituzione di qualità, e sono ancora gli insegnanti che
potranno migliorarla ulteriormente. La mostra ricorda a tutti
noi che ciò che siamo è anche frutto del lavoro appassionato
dei maestri e dei professori che abbiamo incontrato nella nostra
vita. E’ come un ringraziamento, un vero e proprio omaggio a
questa specialissima categoria di lavoratori”.

La mostra sarà inaugurata venerdì alle 16.30, sempre presso
Memo, con il dibattito ‘Le radici del futuro. Sergio Neri e
Mario Benozzo: quale eredita’?’. Presiede l’assessore comunale
alla scuola Adriana Querzé, partecipano i docenti Franco
Frabboni e Andrea Canevaro dell’ Università di Bologna e Bepi
Campana, insegnante. Conclude l’ assessore Bastico. Alle 18.30
il taglio del nastro.