Il 20 gennaio 2005 le Province dell’Emilia-Romagna emaneranno i bandi per la richiesta delle nuove borse di studio, messe a disposizione degli studenti emiliano-romagnoli dalla legge regionale sul diritto allo studio. Tali bandi si chiuderanno il 21 febbraio.


Oltre 35 milioni di euro le risorse disponibili per l’anno scolastico 2004-05 (oltre due milioni di euro in più rispetto allo scorso anno). La quota maggiore di questo fondo (circa 18 milioni di euro, salvo integrazioni che si rendessero necessarie per aumento delle domande) andrà a finanziare proprio le borse di studio che verranno erogate entro la fine dell’anno scolastico in corso. “Il nostro obiettivo è concedere il contributo per tutte le domande che risulteranno ammissibili. Il nostro investimento è dunque elevatissimo – spiega l’assessore alla Scuola, Mariangela Bastico – non può quindi venir meno anche il pur piccolo contributo nazionale, in quanto rischia di ridurre la fruizione dei servizi da parte degli studenti. Se ciò avvenisse credo che si tratterebbe di una scelta molto precisa, in direzione di un disinvestimento sul diritto all’istruzione e sulle pari opportunità per ogni cittadino. Garantire il diritto allo studio, infatti, è per noi una priorità, perché significa garantire pari opportunità a tutti gli studenti della regione. Sono convinta che il sapere sia per ragazze e ragazzi l’essenziale strumento per la costruzione di un positivo percorso di vita ed insieme fattore di sviluppo economico e coesione sociale”.

Vengono confermate le modalità di accesso alle borse di studio per i positivi esiti raggiunti negli anni precedenti, grazie all’applicazione di una legge che ha evidentemente semplificato e reso più accessibile la fruizione del diritto allo studio. Sono stati infatti 45.140 gli studenti della regione che, nello scorso anno scolastico, hanno usufruito delle borse di studio, per un totale di 18.163.025 euro erogati. L’incremento rispetto all’anno scolastico 2002-03 (in cui le domande ammesse erano state 39.980) è stato del 13%, mentre l’impegno finanziario è cresciuto del 9%.

Gli studenti che hanno ricevuto le borse di studio sono pari all’11,03% della popolazione scolastica dell’Emilia-Romagna (contro il 9,08% del 2002-03). Delle 45.140 domande ammesse, 7.516 (il 16,6%, contro il 12% dell’anno precedente), sono giunte da studenti extracomunitari. “Questo dato – commenta l’assessore Bastico – è significativo perché testimonia la facile fruizione del diritto allo studio e l’accessibilità alle borse di studio anche da parte dei cittadini extracomunitari, tradizionalmente più difficili da raggiungere”.

Vengono confermati tutti gli interventi di diritto allo studio già previsti per quanto riguarda i servizi (trasporti, mense e ausili per disabili): per questo filone di intervento la Giunta regionale ha stanziato oltre 5 milioni di euro. Altri 5,1 milioni di euro sono invece destinati a progetti di qualificazione attuati dalle autonomie scolastiche, che verranno erogati dalle Province alle scuole stesse per due priorità: l’integrazione dei disabili e degli studenti stranieri. Quasi 3 milioni di euro sono inoltre destinati alle spese per i libri di testo: quest’anno si è riusciti a soddisfare solo il 71,1% delle richieste a causa di un incremento delle domande di contributo, cui non ha corrisposto, da parte dello Stato, un aumento delle risorse. Anche i progetti di qualificazione e miglioramento delle scuole d’infanzia potranno contare su risorse (oltre 4 milioni di euro) messe a disposizione dalla legge per il diritto allo studio. “Abbiamo incrementato le risorse per il diritto allo studio – conclude l’assessore – perché i nostri sensori ci dicono che le necessità aumentano: in termini numerici, perché gli studenti aumentano ogni anno (tra i 9mila e i 10mila in più), e anche in termini di bisogno. L’aumento progressivo dei ragazzi stranieri comporta la necessità di attività aggiuntive per la loro integrazione nelle classi”.