La povertà che coinvolge i bambini è diffusa anche in Italia come in altri paesi occidentali: secondo le stime dell’Eurispes, riportate nell’ultimo rapporto di Telefono Azzurro sulla condizione dell’infanzia e della adolescenza nel 2003, nel nostro Paese ci sono quasi 2 milioni di minori poveri.

La maggioranza risiede al Sud, circa 1.365 mila, a seguire nel Nord (340mila) e al Centro (285mila). L’incidenza della povertà nelle famiglie con minori cresce, riferisce il dossier presentato oggi alla Sala Conferenze di Palazzo Marini a Roma, in occasione della ‘Giornata nazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza‘, con l’aumentare del numero di figli, fino a raggiungere il 25,9% tra le famiglie con tre o più bambini (al Sud, questa percentuale arriva addirittura al 32,9%).

Nella Ue si contano circa 17 milioni di tra bambini e adolescenti (un minorenne su 5), che vivono in povertà. L’Italia occupa il quarto posto (23,3%) nella graduatoria degli Stati membri con i maggiori tassi di povertà infantile. Tuttavia, dal 1999, la povertà minorile in Italia è diminuita, passando dal 27,4% del 1994 a quella attuale. E’ preceduta da Gran Bretagna, (28,5%), Portogallo (26,3%), e Spagna (25,2%).

Il dossier evidenzia inoltre la crescita del giro d’affari della pedo-pornografia e l’aumento dei minori coinvolti nel giro delle sette. Secondo i dati della Direzione centrale della Polizia Criminale, riportati nell’indagine, il numero delle vittime di abusi all’interno delle sette sataniche nel 2002 è stato pari a 598, mentre nel 2003 è cresciuto fino a 742.

Altro dato allarmante riguarda l’impiego di armi da parte dei giovanissimi. Nel 2004, sono stati circa 50.000, in 128 paesi i bambini e le bambine costretti a impugnare le armi. E non è tutto. Anche in alcuni paesi dell’Europa e negli Stati Uniti vengono accettati nell’esercito minori di 18 anni. Ma il problema dei bambini guerrieri resta particolarmente esteso in Africa,soprattutto nei paesi Sub-sahariani e in Nord Africa, in Asia centrale, Pacifico e America Latina.

Diventa sempre più precoce il consumo di droga tra gli adolescenti. Eurispes e Telefono Azzurro hanno analizzato il comportamento di circa 6mila ragazzi di età compresa tra i 12 e i 19 anni. Ne è risultato il 28% di questa fascia di età è venuto a contatto con sostanze stupefacenti. E un ragazzo su 4 fa uso alcolici.