Negli ultimi dieci giorni ci sono stati ben sei episodi d’intossicazione da funghi nel reggiano: 12 persone si sono rivolte ai pronto soccorso di Castelnovo Monti, Scandiano e Reggio Emilia con sintomatologia prevalentemente gastroenterica. Lo rileva l’Ausl con una nota.

Nella maggior parte dei casi e’ stato sufficiente il trattamento con lavanda gastrica e carbone vegetale, mentre per cinque degli intossicati si e’ reso necessario anche il ricovero.
Per fortuna le specie fungine responsabili (Entoloma Lividum, Russula Emetica o Olilacea) erano tossiche ma non velenose; un caso e’ stato causato dal consumo di Boletus Edulis (volgarmente porcino) crudo e gia’ troppo vecchio.


Visto l’intensificarsi degli episodi, l’Ausl invita la popolazione ad osservare scrupolosamente una serie di indicazioni: consumare soltanto funghi la cui commestibilita’ sia controllata da esperti; utilizzare esclusivamente funghi in perfette condizioni di conservazione (un fungo mangereccio invecchiando puo’ trasformarsi in tossico); assicurarsi che i funghi provengano da zone scarsamente inquinate (evitare aree urbane o in prossimita’ di insediamenti industriali); fare un uso moderato di funghi (poche volte al mese, un solo piatto nel menu’), anche i funghi mangerecci impegnano pesantemente il fegato; somministrarli con molta cautela a bambini, donne in gravidanza, affetti da malattie del fegato e del rene.


L’Ispettorato Micologico del Dipartimento di Sanita’ Pubblica fino al 15 novembre offre ai cittadini la possibilita’ di ricevere informazioni e far verificare gratuitamente a personale esperto i funghi raccolti.