Ha rapinato una banca pochi giorni dopo il matrimonio ma, a distanza di qualche mese, è finito in carcere, mentre la moglie è stata indagata per favoreggiamento.


E’ stato catturato dagli agenti della Squadra Mobile di Modena il bandito che il 28 gennaio scorso ha rapinato l’agenzia Bipop-Carire di via Zucchi a Modena.
L’uomo, A.V., 39 anni, originario di Darfo Boario Terme (Brescia) e residente in provincia di Brescia, con precedenti per rapine e spaccio di droga, è stato arrestato questa mattina nella fattoria di famiglia in Val Trompia, in collaborazione con la Mobile bresciana, su ordinanza di custodia cautelare del Gip di Modena.

La moglie, una 22enne bresciana, che A.V. ha sposato nel dicembre 2003, poche settimane prima della rapina, aveva denunciato falsamente il furto della vettura della madre, che è risultata essere l’auto utilizzata dal bandito per fuggire dopo il colpo.

Il rapinatore si era introdotto in banca con il volto coperto da un passamontagna e, tenendo la mano in tasca, aveva minacciato gli impiegati facendosi consegnare la somma di 7000 euro. Aveva anche preso in ostaggio un cliente, costringendolo a seguirlo fino alla porta della banca, e poi lo aveva lasciato, fuggendo a bordo di una Fiat Bravo, a bordo della quale c’era un complice.
L’auto era poi risultata rubata ad una signora della provincia di Brescia. Le indagini hanno permesso appunto di accertare che si trattava della suocera dell’uomo: la figlia della donna aveva denunciato il furto per crearsi un alibi visto che, dai genitori, aveva appreso che la Polizia aveva cercato di contattarla per acquisire informazioni sul possesso del veicolo.