E’ in corso in queste ore una imponente operazione della polizia di Stato che sta eseguendo 71 ordinanze di custodia cautelare tra il Veneto, la Lombardia e l’Emilia Romagna, nei confronti di soggetti appartenenti ad una organizzazione internazionale dedita al traffico di stupefacenti, allo sfruttamento della prostituzione e alla immigrazione clandestina.


Nel blitz sono impegnati oltre 600 agenti della polizia, tra cui quelli della squadra mobile scaligera, di vari reparti prevenzione crimine, di Unità cinofile ed elicotteri oltre alle squadre mobili delle città interessate che stanno eseguendo anche una trentina di perquisizioni di altre persone e il sequestro di due locali pubblici acquistati con denaro guadagnato illecitamente.

L’indagine, coordinata dalla procura di Verona, è iniziata nel 2002 quando la squadra mobile scaligera ha scoperto che un gruppo di siciliani e calabresi residenti da anni nel veronese, svolgevano attività criminali a supporto di immigrati, la maggior parte regolari, in Italia. Tra di loro figurano etnie albanesi, marocchina, tunisina, algerina e nomadi rom che talvolta si intersecavano agendo con l’unico obiettivo finale di assicurarsi la propria parte di guadagno.

Le indagini hanno avuto, tra l’altro, il supporto del servizio centrale operativo e della direzione centrale servizi antidroga di Roma. Il Servizio Internazionale per la cooperazione di polizia (ex Interpol) ha fatto da tramite con investigatori olandesi, spagnoli e greci. Da quei paesi partivano infatti grosse quantitativi di droga destinati al mercato del nord Italia. Inoltre venivano fatte confluire decine e decine di ragazze, soprattutto dell’Europa dell’est, introdotte clandestinamente in Italia e costrette a prostituirsi.