Il Gip Meriggi del Tribunale di
Modena ha accolto la richiesta di archiviazione per il caso di
Rita Borrelli, la paziente campana che due anni fa morì dopo
essere stata sottoposta a un trapianto di fegato presso il
Centro trapianti del Policlinico di Modena.

Alla donna (che soffriva di cirrosi epatica) il 31 dicembre
2001 era stato impiantato il fegato di un uomo che si scoprì in
seguito essere portatore di cellule tumorali. La stessa Rita
Borrelli si ammalò di cancro al fegato: morì l’8 settembre
2002. I familiari della donna presentarono una denuncia in cui
si ipotizzava una correlazione tra la malattia dell’ organo
impiantato e il tumore che aveva colpito la paziente. Venne
perciò aperta un’inchiesta che riguardò anche, con l’ipotesi
di omicidio colposo, l’ allora direttore del Centro trapianti,
prof. Antonio Pinna, con i medici della sua equipe.
Gli accertamenti medici successivi tuttavia mostrarono che
il tumore nella paziente si era sviluppato indipendentemente dal
trapianto di un organo non sano. Nei mesi scorsi, il Pm
Claudiani ha chiesto l’archiviazione del caso, ma lo scorso giugno
il Gip aveva rinviato la decisione, evidentemente per poter
ponderare meglio la scelta da effettuare. Il rinvio era stato
accolto favorevolmente dai legali della famiglia della paziente.
Ora tuttavia la richiesta di archiviazione (depositata ieri) è
stata accolta.