La situazione del lavoro stagionale
di extracomunitari e’ in forte sofferenza ”proprio nel momento in cui nei campi c’e’ una forte richiesta di mano d’opera con le campagne di raccolta ormai in pieno svolgimento”. Lo afferma in una nota la Cia-Cofagricoltori di Modena.


Le richieste ad inizio anno sono state a Modena di circa 3.000 lavoratori, ma a tutt’oggi – sottolinea la Cia – i nulla osta per il personale subordinato sono stati 200, cui si devono aggiungere altri 440 stagionali. ”Di questi ultimi, tuttavia, circa 300 avevano il diritto di precedenza in quanto gia’ impiegati lo scorso anno – spiega la Cia di Modena – e di nuovi lavoratori, quindi, ne sono stati assegnati solamente 140”.

La situazione e’ identica in tutta Italia dove, afferma la Confederazione, complessivamente mancano 10.000 unita’ rispetto a quelle assegnate l’anno scorso. La Cia, in un telegramma inviato al ministro del Lavoro Roberto Maroni, sottolinea che l’ ingresso dei lavoratori extracomunitari nel 2004 ”accusa ritardi ed omissioni intollerabili”. Il decreto di anticipazione del dicembre 2003 prevedeva infatti espressamente una verifica al 30 giugno dell’anno ai fini di predisporre un provvedimento integrativo. ”Non risulta pero’ a tutt’oggi – ribadisce la Cia – che vi siano verifiche in corso e cio’ a dispetto delle continue e pressanti sollecitazioni delle organizzazioni professionali, ma anche delle direzioni provinciali e regionali dello stesso ministero del Lavoro che segnalano quotidianamente l’evidente ed urgente necessita’ di ulteriori quote di lavoratori extracomunitari stagionali e subordinati”.


Tutto cio’, afferma ancora l’organizzazione agricola, e’ aggravato da altre mancanze: ”A distanza di due anni dalla legge 189/02, infatti, non e’ stato ancora emanato il relativo regolamento di attuazione e nulla si sa neppure della predisposizione da parte del governo del Documento programmatico 2004-2006”. Le imprese – conclude la Cia – hanno bisogno di certezze, per lavorare, per investire, per creare sviluppo.