La Regione Emilia-Romagna ha deciso di ricorrere alla Corte Costituzionale contro il decreto attuativo della legge Moratti sulla riforma della scuola di base, adducendone l’illegittimità costituzionale.

In particolare otto sono gli articoli del decreto legislativo n. 59 del 19 febbraio 2004 impugnati, cioè quelli che riguardano le “definizioni generali relative alla scuola dell’infanzia e al primo ciclo dell’istruzione a norma dell’articolo 1 della legge 28 marzo 2003, n. 53”. In sostanza, il ricorso impugna le norme relative agli anticipi delle iscrizioni, all’organizzazione oraria, all’insegnante tutor, ai piani di studio, alla definizione e all’organizzazione del personale docente.

“Sono tutti aspetti fondamentali – ha sottolineato l’assessore Bastico – che connotano l’idea di scuola così come definita dalla legge Moratti il cui merito, da subito, non abbiamo condiviso”.