Gli occupanti della Porsche che ieri sera ha travolto e ucciso il ventottenne Stefano Biondi, agente della polizia stradale della sottosezione Modena Nord, sarebbero due giostrai italiani domiciliati nel bolognese.


Secondo quanto trapela in ambienti investigativi, uno dei due malviventi – che ha riportato solo lievi escoriazioni – sarebbe un pregiudicato di 28 anni, F.M., che risulta residente a Bologna e con precedenti per stupefacenti, reati contro il patrimonio e resistenza a pubblico ufficiale. L’altro, ferito e ricoverato all’ospedale reggiano, non sarebbe in pericolo di vita.

Anche la dinamica dell’episodio è in fase di ricostruzione. A quanto si era appreso ieri sera, la Porsche sarebbe stata rapinata in un’area di servizio in territorio lombardo e immediatamente dopo sarebbe scattato l’inseguimento, fino al tragico epilogo. Ma dalle successive ricostruzioni si è appreso che la potente vettura sportiva non risulterebbe rubata; sarebbe intestata a una ditta bolognese e nella disponibilità di una terza persona, non coinvolta direttamente nell’inseguimento.

A bordo della vettura – sempre secondo voci per ora non confermate ufficialmente – sarebbe stato trovato un consistente quantitativo di droga, oltre a passamontagna, a un’arma tipo scacciacani e a una valigia con effetti di una donna sudamericana.

Il poliziotto ucciso era già ‘smontato’ dal turno, ma aveva sentito via radio le note di ricerca della vettura e si era rimesso in servizio con un collega, per dare man forte alle altre pattuglie. Quando ha intercettato la Porsche, la vettura della Stradale è riuscita a farla fermare facendosi tamponare, ma non appena Biondi è uscito dall’auto pistola in pugno, l’auto è ripartita ad alta velocità, travolgendo in pieno l’ agente e facendolo volare per alcune decine di metri.

La vettura, visibilmente danneggiata, si è fermata un centinaio di metri dopo e i due occupanti hanno tentato la fuga a piedi, scavalcando la rete di recinzione dell’autostrada e finendo nel parcheggio di una cooperativa di autotrasporti. La tempestiva caccia all’uomo, con molte pattuglie impegnate nelle ricerche, ha dato poco dopo i frutti e i due malviventi sono stati bloccati.