Un operaio di 23 anni, Christian
Hauber, residente a Chiaravalle Calabrese (Catanzaro), e’ morto in un infortunio sul lavoro avvenuto verso le 8.30 in un cantiere per l’Alta velocita’ ferroviaria nella zona di Castelfranco Emilia, nel modenese.


Il giovane era alla guida di un mezzo spandicalce che si e’ impantanato a causa delle forti piogge degli ultimi giorni.
Secondo la ricostruzione compiuta dai responsabili Tav, l’ operaio a quel punto e’ sceso e ha chiesto aiuto a un collega che si trovava su una fresatrice, ma durante le manovre di quest’ ultimo mezzo e’ stato colpito al petto – probabilmente perche’ l’altro collega non lo ha visto – ed e’ stramazzato a terra. Inutili sono stati gli immediati soccorsi degli altri operai e dei sanitari del 118.
I due operai erano impegnati in lavori per l’asfaltatura del rilevato ferroviario per l’impresa valtellinese Cossi, che svolge lavori in subappalto per conto del Consorzio Modena scarl, responsabile dei cantieri Alta Velocita’ nel territorio modenese.


Subito dopo l’infortunio mortale e’ stata annullata una visita tecnica dei giornalisti ai cantieri Tav in provincia di Modena gia’ prevista per la mattina, ed alla quale avrebbero dovuto partecipare tra gli altri il Direttore Programmi Investimenti di Rfi, Renato Bianco, e il Presidente di Cepav Uno, Piergiorgio Paolucci. La visita, cui erano stati invitati anche i rappresentanti istituzionali dell’area modenese, sarebbe stata l’occasione per fare il punto sui lavori – giunti ad oltre il 58% nel territorio provinciale ed al 75% nell’area comunale – con l’ausilio dei tecnici delle imprese impegnate nella realizzazione.
Quello odierno e’ il quinto infortunio mortale – hanno ricordato fonti della Tav – dall’inizio dei lavori, nel 2001, per la realizzazione dell’Alta Velocita’ ferroviaria sul tratto Milano-Bologna: tre sono avvenuti nel modenese e due nel reggiano.