Intitolare una strada o una piazza ai martiri delle foibe. E’ questo l’invito ai sindaci modenesi approvato nei giorni scorsi dal Consiglio provinciale.


Hanno votato a favore tutti i gruppi politici tranne Rifondazione comunista che si è astenuta.

Nel documento, presentato da Cesare Falzoni (An), si richiama una “comune esigenza di ricostruire una memoria nazionale e che in questo spirito si stanno rileggendo pagine oscure della nostra storia, fin qui ingiustamente cancellate e mantenute nell’oblio”.

Tra queste c’è quella delle foibe, in cui trovarono la morte migliaia di italiani “colpevoli solo di essere tali – si legge nel documento – vittime di un tragico disegno di pulizia etnica da parte dei partigiani di Tito”.

Nella presa di posizione della Provincia si richiama la proposta di legge approvata di recente dal Parlamento che indica nel 10 febbraio (data del trattato di pace con il quale furono cedute alla Jugoslavia l’Istria, Fiume e parte della Dalmazia, provocando un esodo di oltre 350 mila italiani) il giorno del ricordo per le vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata.

Alfredo Silvestri ha motivato il proprio voto affermando che si tratta di un “no al revisionismo storico della destra”, mentre Maino Benatti (Ds) ha sottolineato che “finalmente la sinistra riesce a cancellare una propria macchia”.