E’ solo la seconda delle 18 corse di
una stagione extra large, ma il gp di Malesia di domenica sarà
già la prova del fuoco per il mondiale di formula 1 che a
Melbourne è stato travolto dal ciclone Ferrari.

In Australia la McLaren-Mercedes ha scoperto di essere
terribilmente indietro (Raikkonen ha rotto dopo dieci giri e
Coulthard è arrivato ottavo, doppiato). La Bmw-Williams è
andata meglio (quinto Montoya, sesto Ralf Schumacher) ma non ha
nascosto la delusione. Di fatto hanno sorriso solo Renault
(terzo Alonso grazie ad una partenza fulminante) e Bar-Honda
(quarto Button, dimostrando che nei test invernali non aveva
bluffato più di tanto).


I distacchi inflitti da Schumacher e Barrichello hanno
traumatizzato il paddock. Superato a fatica lo choc, gli
avversari si sono ricordati che la Ferrari ha sì dominato ma
hanno notato che nel sud dell’ Australia si è corso in un clima
di gentile primavera. A Sepang, realizzato disboscando la
giungla equatoriale, lo scorso anno c’erano 36 gradi nell’aria e
53 sull’asfalto. Condizioni estreme per gomme e motori, nelle
quali sperano quanto meno gli uomini in bianco e blu della
Williams. “Le temperature equatoriali che troveremo in Malesia
ed in Bahrain – fa notare Juan Pablo Montoya – dovrebbero
favorire la nostra macchina, e le Michelin dovrebbero avere un
rendimento molto migliore in condizioni climatiche più calde”.

Opinione condivisa dal direttore di BMW Motorsport, Mario
Theissen: “Sarà la prima corsa davvero calda della stagione.
Ci permetterà di capire la vera competitività delle squadre”.
In Ferrari non si preoccupano. Rubens Barrichello, che dopo
il gp d’Australia è volato direttamente a Valencia per una
serie di test, ha nuovamente preso l’aereo per ‘tornare’ in
Malesia, dove attualmente si sta allenando e acclimatando alle
condizioni di estremo caldo che costituiscono il tratto
specifico della seconda tappa del campionato del mondo. “Tutti
sono rimasti sorpresi da quanto siamo stati competitivi a
Melbourne – dice Rubens nel sito ‘media’ della Ferrari – e so
che le altre squadre e qualcuno nel mondo dei media spera non
andremo così bene in Malesia come in Australia. Temo però che
li deluderemo…”.

“Il primo giorno dei test a Valencia non abbiamo
praticamente provato a causa della pioggia, e io ho fatto solo
19 giri – aggiunge il brasiliano – Ma il secondo giorno è stato
molto più produttivo: oltre a una buona giornata di test siamo
anche giunti ad una decisione circa le gomme da utilizzare al
circuito di Sepang. Abbiamo una mescola davvero molto buona, con
un ottimo grip e con caratteristiche tali da tenere a bada il
caldo, perciò credo faranno perfettamente il loro lavoro. In
generale, gli pneumatici stanno migliorando costantemente, e non
dimentichiamo che questo è solo l’inizio della stagione e che
perciò proveremo ancora molte gomme”.

La F2004 è una vettura ancora giovane e Barrichello non vede
l’ora di portarla in pista a Sepang. “Negli ultimi anni in
Malesia abbiamo corso con la macchina della stagione precedente
e dovendo affrontare una concorrenza piuttosto agguerrita
abbiamo fatto un pò di fatica – spiega Barrichello Non penso
che avremo ancora tutto il vantaggio mostrato in Australia e ci
aspettiamo un fine settimana più difficile rispetto a quello di
Melbourne, anche se di sicuro saremo competitivi. Questa
macchina si comporta bene in condizioni di grande caldo, quindi
siamo più preparati per il GP della Malesia rispetto agli anni
passati. E’ probabile che dovremo vedercela con avversari più
forti, ma mi aspetto di riuscire ancora a tenere il ritmo per le
posizioni di vertice. Sappiamo cosa ci aspetta e l’unica cosa da
fare è lavorare per sfruttare tutto il potenziale della
F2004”.

Il caldo di Sepang, problematico non solo per gomme e motori
ma anche per la ‘macchina-uomo’, non preoccupa Barrichello:
“Non mi impensierisce, anzi, devo dire che mi trovo a mio agio
in quelle condizioni”. Il brasiliano è entusiasta di poter
vivere da protagonista un’altra stagione di Formula 1: “E’
bellissimo poter tornare in pista e sono molto ottimista per
questa mia 18/a stagione di corse. Forse l’approccio giusto
sarebbe gareggiare di più e limitare il chilometraggio nelle
prove tra i gran premi. Ammetto che a Valencia ho sofferto un
pò di stanchezza, principalmente a causa degli ultimi frenetici
spostamenti da un capo all’altro del mondo. Ma adesso che sono
qui in Malesia mi sento di nuovo al meglio della forma e attendo
con ansia il Gran Premio”.