Si riaccendono i prezzi a febbraio: secondo le stime provvisorie dell’Istat l’inflazione è salita
al 2,4% dal 2,2% di gennaio con un aumento mensile dei prezzi dello 0,3%.

Il dato Istat è superiore alle rilevazioni delle città campione, che ieri indicavano un’ inflazione di febbraio al 2,3%. I tecnici dell’istituto di statistica spiegano che ci sono vari elementi da tenere in considerazione per spiegare l’aumento dei prezzi di questo mese: innanzitutto un effetto stagionale tradizionalmente positivo di febbraio perchè in
questo mese vengono rilevati una serie di prezzi di beni e servizi, è da tenere poi presente che il confronto con lo stesso mese dello scorso anno è sfavorevole poichè a febbraio 2003 ci fu una variazione molto contenuta dell’indice.
In base alla stima provvisoria, l’indice armonizzato (che viene calcolato anche considerando sconti, saldi e vendite promozionali) dei prezzi al consumo è sceso dello 0,3% rispetto a gennaio con una variazione del +2,3% rispetto a febbraio 2003.

Per quanto riguarda i diversi capitoli di spesa, gli aumenti mensili più consistenti si sono avuti per i trasporti (+0,7%), causati soprattutto dalla ripresa del prezzo della benzina (carburanti e lubrificanti, che pesano per il 2,2% sull’intero indice, sono infatti saliti dell’1,2%), per i mobili, articoli e servizi per la casa (+0,5%) e per i servizi sanitari e spese
per la salute (+0,4%). L’unica variazione nulla si è
registrata nel capitolo bevande alcoliche e tabacchi, mentre in riduzione sono le comunicazioni (-0,5%) e la ricreazione, spettacolo e cultura (-0,3%). A livello tendenziale si sono stati due capitoli che hanno mostrato un incremento del tasso rispetto a gennaio: i servizi sanitari e spese per la salute
(passati dal +0,3% di dicembre al +0,6% a gennaio e all’ 1,9% a febbraio) e gli alberghi, ristoranti e pubblici esercizi (dal +3,4% di gennaio al +3,5% di febbraio).
Gli aumenti tendenziali più elevati si sono comunque avuti nei capitoli bevande alcoliche e tabacchi (+7,8%) e negli alimentari e bevande analcoliche (+4%). L’ unico calo si è registrato invece nel capitolo comunicazioni (-4,8%).

Gli analisti dell’Istat fanno notare inoltre che nel mese in corso si conferma un’inflazione piuttosto forte per gli ortaggi (+0,6% mensile, +10,5% tendenziale) in un contesto di inflazione alimentare piuttosto moderata.
E’ infine da notare una forte variabilità, oltre che a
livello merceologico, anche a livello territoriale, che
configura un quadro poco omogeneo con fenomeni diversi a livello locale.