La cifra sfiora i 58 mila euro. Stiamo parlando di quanto l’Amministrazione comunale è riuscita a recuperare da cittadini morosi che nel corso del tempo non hanno pagato sanzioni per violazioni al Codice della Strada, tasse sul rusco o l’Iva. Lo scorso anno gli operatori della Polizia Municipale sono intervenuti 38 volte per dar corso a pignoramenti di auto e moto.

Due soli cittadini hanno lasciato che l’autovettura venisse venduta all’asta. Molti altri, invece, si sono precipitati agli sportelli della Gespro per sanare la loro situazione e riavere a disposizione la propria autovettura.

Nei primi due mesi del 2004 14 i fermi e quattro le vendite all’incanto. Molto spesso si tratta di somme consistenti, con punte tra i cinque e i settemila euro, che i cittadini hanno accumulato nonostante siano stati raggiunti da avvisi di pagamento tramite raccomandata. In caso di mancato pagamento il Comune invia un ulteriore sollecito, non dovuto, cui segue l’emissione di una cartella esattoriale. Se attraverso questo percorso l’ente non ottiene soddisfazione l’Uniriscossioni inizia una serie di accertamenti: nel caso in cui il debitore possiede un’autovettura questa viene sottoposta a fermo giudiziario e di questo vengono informati l’interessato e il Pubblico Registro Automobilistico.

Da qual momento inizia la ricerca del mezzo da pignorare che avviene attraverso visite improvvise agli utenti morosi. L’auto viene quindi affidata ad un garage convenzionato.