La Procura di Rimini ha aperto un fascicolo ”per accertare le cause della morte” di Marco Pantani, trovato senza vita ieri sera in una stanza del residence-hotel ‘Le rose’ della città romagnola.

Fin da oggi il Pm Paolo Gengarelli potrebbe ascoltare le ultime persone che avevano visto in vita l’ex corridore. Pare confermato che le ultime persone a vedere in vita il campione siano stati due giocatori della Conad Rimini di basket (Legadue), gli italoargentini Bruno Labaque e Roberto Gabini, che occupavano le stanze a fianco del ‘Pirata’.

Sarà l’autopsia che verrà condotta probabilmente già lunedì, dal medico legale bolognese Giuseppe Fortuni, a stabilire le cause della morte del ciclista Marco Pantani. Ieri sera il portiere del residence, preoccupato perchè non lo sentiva da diverse ore, è entrato alle 21:30 e lo ha trovato riverso a terra, di fianco al letto, con un paio di jeans e a torso nudo, poco distante da una confezione di ansiolitici. Altre confezioni, alcune piene, altre mezze vuote, sono state ritrovate al piano inferiore del piccolo residence.

Il decesso risalirebbe alle 17 circa, secondo il pm di Rimini Paolo Gengarelli, che ha fatto il primo sopralluogo insieme al medico legale Francesco Toni. Il campione – ha spiegato ancora il magistrato – era arrivato nel residence riminese il 9 febbraio scorso e da quel giorno aveva condotto una vita quasi di totale clausura: usciva solo per la colazione e spesso ordinava il pranzo in camera. Gli ultimi a vederlo in vita sarebbero stati alcuni giocatori stranieri della squadra di basket di Rimini che occupano le stanze a fianco, e che lo avevano saluto la sera del 13 febbraio. Il mattino seguente, intorno alle 10, aveva bussato la donna delle pulizie, ma senza ottenere risposta.

Nel miniappartamento sono stati ritrovati anche alcuni scritti, “ma di carattere strettamente personale” che secondo una prima analisi del Pm non avrebbero direttamente a che fare con la morte.