Il telefono pulito antidoping, in funzione nel Policlinico di Modena, in circa due anni di attività ha ricevuto oltre due mila telefonate, soprattutto di atleti amatoriali, ma anche professionisti.

Lo afferma Gustavo Savino, uno dei medici che rispondono al numero verde 800 170 001, attivo dal lunedì al venerdì dalle 12 alle 14. Il servizio è promosso da enti locali e autorità sanitarie modenesi nell’ambito del progetto ‘Il Tallone di Achille – come partecipare senza farsi male‘.

Per Savino l’elevato numero di chiamate è un segnale evidente della diffusione di questo problema, come confermato dalla recente ricerca della commissione di inchiesta sul doping, da cui emerge che in questi ultimi anni tre atleti professionisti su 100 hanno utilizzato sostanze non lecite. Oltre alle informazioni sul doping, al servizio è possibile chiedere chiarimenti su integratori e alimentazione.

Di questi temi si parlerà sabato 24 gennaio in un convegno a Modena dal titolo “Legalità e sport” che si svolgerà, a partire dalle ore 9, presso l’auditorium Pier Camillo Beccaria (via Razzaboni 80, area Meta Spa).

Il convegno – che si inserisce nelle iniziative “2004 anno europeo dell’educazione attraverso lo sport” – è promosso e organizzato dalla Questura di Modena, Provincia e Comune di Modena con la collaborazione del Coni, dell’Ausl, dell’Azienda Policlinico, dell’Università di Modena e Reggio Emilia, del Csi, dell’Uisp e dell’Ufficio scolastico regionale.

L’iniziativa sarà anche l’occasione per fare il punto sull’attività del “telefono pulito”. Dalle telefonate è emerso anche che l’ultima frontiera del doping si chiama “steroidi anabolizzanti sintetici (Thg)”, una sostanza che arriva dagli Stati uniti “estremamente pericolosa per la salute – avverte Savino – e che viene creata appositamente per eludere i controlli antidoping”.