Cgil, Spi e Ires Emilia-Romagna, l’Istituto di ricerche economiche e sociali, istituiscono un ‘barometro delle povertà’ per misurare le condizioni sociali di lavoratori e pensionati.

L’indicatore sarà presentato mercoledì 21 gennaio a Modena durante il convegno ‘Lavoratori e pensionati a rischio povertà‘ che si terrà all’Hotel Real Fini.

Attraverso questionari distribuiti nelle Camere del lavoro e nelle aziende, la Cgil vuole raccogliere dati per delineare un quadro di come stanno cambiando le condizioni di vita nella regione. Il risultato si tradurrà in un rapporto annuale sulle “Condizioni della povertà in Emilia-Romagna”.

Il rapporto dell’Istat 2002 su povertà ed esclusione sociale, segnala che in Emilia-Romagna ci sono 171.088 famiglie che vivono con meno di 988 euro al mese in due, più del 10 per cento.

In regione i pensionati con un reddito fino a 500 euro erano 672.001, quasi il 51 per cento del totale, che diventano, secondo i dati forniti dall’Inps aggiornati al 2003, il 71 percento se si contano anche quelli che percepiscono una pensione fino a 750 euro.