Due ragazze romene di appena 16
anni che erano state portate in Italia con la promessa di un
lavoro e invece sono state costrette a prostituirsi lungo la via
Emilia ovest a Modena, sono state ‘liberate’ dai loro
sfruttatori a conclusione di un’operazione congiunta condotta
dagli agenti della squadra Mobile e della Polizia municipale.

L’operazione è scattata l’altra notte e ha portato all’arresto di tre persone (un italiano di 29 anni, già sottoposto
agli arresti domiciliari per sfruttamento della prostituzione, e
due romeni di 28 e 24), oltre alla denuncia di due albanesi.

Le due giovanissime lucciole erano arrivate in Italia da
qualche settimana, pensando di trovare un’occupazione come baby
sitter o cameriere: per un breve periodo hanno alloggiato in un
hotel nei pressi della stazione ferroviaria di Modena assieme al
loro accompagnatore, poi hanno trovato sistemazione nell’
abitazione dell’italiano, in via S. Michele. Qui hanno dovuto
consegnare i passaporti, sono state minacciate e costrette e
prostituirsi.

Gli agenti hanno notato le due ragazze alla periferia ovest
della città e le hanno condotte in Questura dove le ‘baby
lucciole’ hanno raccontato la loro storia. E’ quindi scattato il
controllo nell’appartamento di via S. Michele, dove sono stati
sorpresi il 29enne italiano e i due romeni – che ‘gestivano’ il
lavoro delle ragazze – e arrestati per favoreggiamento e
sfruttamento della prostituzione, prostituzione minorile e
favoreggiamento dell’ immigrazione clandestina. I due albanesi
denunciati avevano invece il compito di ‘posizionare’ le ragazze
lungo la via Emilia ovest, così da favorire l’approccio con i
potenziali clienti. Le due ragazze sono state affidate a un
centro di accoglienza.