Dieci persone, fra le quali due bambini di 11 e 9 anni, sono rimaste intossicate la notte scorsa da monossido di carbonio in un’abitazione di Baiso, sull’Appennino reggiano: portate negli ospedali di Scandiano e Reggio Emilia, sono state tutte dimesse in mattinata, salvandosi grazie all’intervento degli uomini del 118 e dei carabinieri, accorsi sul posto intorno a mezzanotte.

Secondo i primi accertamenti dei Vigili del fuoco di Castelnovo Monti, l’intossicazione è stata causata da due stufe a kerosene. Le persone, tutte di nazionalità marocchina, erano in un appartamento al piano terra di una palazzina: mentre i sanitari del 118 prestavano le prime cure, i carabinieri e un condomino hanno aperto tutte le finestre dell’appartamento, portando poi fuori le stufe, subito parse sospette.

Nel locale sono stati trovati due uomini di 35 e 50 anni, una bambina di 11, un bimbo di 9, una ragazza di 16, e cinque donne di 27, 31, 33, 39 e 49 anni: probabilmente i componenti di due nuclei famigliari, uno dei quali residente nel modenese, che si erano ritrovati per passare una serata in compagnia.