Le rilevazioni compiute nell’ambito dell’Indagine comunale sull’occupazione e la disoccupazione mostrano una situazione ad inizio d’anno caratterizzata da un evidente rallentamento del ciclo economico, e successivamente l’emergere di alcuni timidi segni di ripresa.

Rispetto al corrispondente mese dell’anno precedente, il numero degli occupati è sceso infatti del 2,7% in gennaio e del 2,1% in aprile, mentre in giugno invece l’occupazione ha ripreso ad aumentare e in ottobre la crescita ha raggiunto l’1,4%. Il tasso di occupazione è anch’esso risalito, per collocarsi in ottobre a un livello nettamente superiore a quello del 2002 (68,4% contro 66,8%), e recuperando sostanzialmente i livelli del 2001. Il tasso di attività ha evidenziato un andamento analogo, iniziando su livelli più bassi rispetto a quelli del 2002, per poi raggiungerli e superarli nella seconda parte dell’anno. Il numero dei disoccupati, che nel 2002 era sceso vicino alla soglia delle 2 mila unità (2.070 nel luglio 2002), ha toccato nel luglio 2003 invece il picco delle 3500 unità, per poi ridiscendere ad ottobre. Identica performance per il tasso di disoccupazione, fino a luglio 2003 nettamente superiore a quello dell’anno precedente (4,2% contro 2,5%), e in ottobre poi sceso nettamente avvicinandosi ai livelli dell’ottobre 2002 (2,9% contro 2,7%).

La Lettera sull’Occupazione 2003 presenta anche dati scorporati e riguardanti donne e giovani sul mercato del lavoro: se nelle prime due rilevazioni di gennaio e aprile si è assistito ad un calo del tasso di occupazione femminile più marcato di quello maschile e si è interrotto il processo di progressivo avvicinamento delle donne a quello della generalità dell’occupazione che si era verificato negli anni precedenti, nella seconda parte dell’anno la situazione è migliorata e il tasso di occupazione femminile è risalito al 61,9%, nettamente al di sopra di quello dell’ottobre 2002 (59,8%), molto vicino a quello del 2001. Nell’anno in corso, il tasso di disoccupazione femminile si è mantenuto su valori prossimi al 4%, scendendo al 3,8% in ottobre.

La situazione dei giovani, nettamente migliorata negli anni precedenti, invece tende a peggiorare. Il fenomeno della disoccupazione giovanile, che a Modena sembrava in una fase di progressivo riassorbimento, si riaffaccia infatti nuovamente: il tasso di disoccupazione giovanile, sceso fino al 5,6% nel 2002 ha raggiunto un picco del 15,6% nel luglio 2003. In ottobre, alla data dell’ultima rilevazione trimestrale, il tasso di disoccupazione giovanile è tuttavia ridisceso, attestandosi comunque su un valore (9,4%), superiore di quasi quattro punti a quello del corrispondente periodo dell’anno precedente.

Anche l’occupazione dipendente in città è scesa ad un livello che nell’ottobre 2003 è inferiore di quasi mille unità rispetto a quello dell’ottobre 2002. Il numero dei lavoratori autonomi, viceversa, è aumentato sensibilmente, arrivando a fine 2003 a far segnare un dato di oltre 2000 unità superiore rispetto a quello dell’anno precedente.