Come ‘atto dovuto’ la Procura di Modena ha aperto un fascicolo sul suicidio del cittadino giordano davanti alla Sinagoga di Modena, ipotizzando l’articolo 280 del codice penale, che prevede l’attentato a fini eversivi.


Lo ha detto ai giornalisti il Procuratore aggiunto della Repubblica Manfredi Luongo, spiegando che dai primi accertamenti al 90 per cento si tratta di un gesto ‘disperato’, ma che un 10 per cento di cautela porta a indagare sull’ipoptesi che qualcuno, ignoto e di cui comunque non c’è traccia, possa avere avuto un ruolo nell’esplosione della vettura.

Il magistrato ha spiegato che tutti gli indizi per ora convergono sul gesto di un uomo con forti problemi psichiatrici, che ha scelto di farla finita probabilmente emulando i kamikaze islamici, ma proprio per togliere ogni residuo dubbio sulla matrice eversiva ha deciso di aprire un fascicolo sull’ipotesi del 280.