L’introduzione della patente a punti ha avuto un effetto importante nella diminuzione delle morti
sulle strade, ma non ha ancora provocato un sensibile calo del numero totale di incidenti denunciati, il cui numero è rimasto invece stabile. Di conseguenza non sono coì’ previsti, a breve
termine, effetti positivi sulle tariffe Rc Auto.


E’ questo il primo, provvisorio, bilancio tracciato dall’Ania (l’associazione che raggruppa le imprese assicuratrici) dall’introduzione della patente a punti nel giugno 2003.
Un bilancio che, come hanno sottolineato i vertici della stessa associazione ”non conforta, ma non necessariamente contrasta
con quelli diffusi dalle forze dell’ordine”. Il neo presidente Fabio Cerchiai ha infatti ricordato come ”la diminuzione degli incidenti mortali del 20% nel periodo da luglio a novembre, si riferisca a un numero piuttosto basso di incidenti (69mila) su un totale di 1,3 milioni”. Per il presidente dell’associazione infatti, il calo dei morti sulle strade ”ha un valore sociale inestimabile e prezioso per il paese, ma non incide sul totale degli incidenti e quindi dei rimborsi a carico delle compagnia”.

Cerchiai e il direttore generale dell’Ania Giampaolo Galli hanno così snocciolato le cifre del numero totale degli
incidenti denunciati (e perciò suscettibili di variazioni rispetto al totale registrati dalle forze dell’ordine). ”Nel periodo luglio settembre infatti la frequenza dei sinistri è rimasta stabile: ogni 100 veicoli (auto, ciclomotori, veicoli pesanti etc..) infatti è stata registrata una media di 8 sinistri (nei primi 9 mesi del 2003 si è avuto un calo del 4%
grazie alla diminuzione dei primi due trimestri), mentre, al contrario, il costo medio è cresciuto di circa l’8”. ”Bisogna comunque attendere qualche mese – spiegano i vertici dell’associazione – per avere una dinamica più precisa che comprenda l’ultimo trimestre, considerando anche che i rimborsi vengono chiesti dopo qualche mese dall’incidente”.