Immigrato non fa piu’ rima con
subordinato: crescono, infatti, in Italia le cosiddette
”imprese etniche” che hanno a capo imprenditori immigrati.
Secondo i dati dell’Infocamere, riportati dal Censis nel
rapporto annuale, sono 125.461 i titoli di impresa nati
all’estero, pari al 3,% del totale.


La Lombardia registra la quota piu’ consistente (17,5%),
segue la Toscana (10,7%), l’Emilia Romagna (9,1%). I settori
dove si contano il maggior numero di queste imprese sono il
commercio (ben il 43,1%), le costruzioni (21,1%) e le attivita’
manifatturiere (14,1%).
In aumento anche le assunzioni dei lavoratori dipendenti. I
dati dell’Inail dicono che nell’ottobre di quest’anno era il
15,7% del totale, mentre nel 2001 erano il 9,9%. In virtu’ della
recente regolarizzazione, la quota di stranieri sulla
popolazione italiana ha raggiunto il 5%, avvicinando cosi’
l’Italia ai paesi europei di piu’ antica tradizione.