Lotta agli aumenti selvaggi sui
prodotti alimentari. Fruttivendoli, pescivendoli, bar,
gelaterie, ma anche ristoranti e rosticcerie saranno al centro
dell’operazione della Guardia di Finanza contro gli “aumenti
abnormi”. Oltre 15 mila negozi verranno controllati dalle
fiamme gialle in poco più di un mese e proprio nel periodo
natalizio, quando lo shopping gastronomico è più intenso.

A dare alla Guardia di Finanza il potere di tenere sotto
controllo i rincari è stato il decreto d’accompagnamento alla
Legge Finanziaria per il 2004, che ha incaricato i finanzieri
“di operare nel campo dei prezzi al consumo, nei settori ove si
siano verificati aumenti abnormi, per tutelare gli interessi dei
consumatori e il funzionamento del libero mercato”.
E così da lunedì scorso, giorno in cui è partita
l’operazione, al 31 dicembre, quando cioé si concluderà, gli
uomini della Guardia di Finanza hanno dato il via al
monitoraggio dei prezzi al consumo relativi al commercio al
dettaglio di prodotti ortofrutticoli e del pesce, nonché nel
campo della ristorazione, dei bar e delle gelaterie. L’obiettivo
é quello di verificare se gli aumenti dei prezzi eventualmente
rilevati si siano poi tradotti in un corrispondente incremento
della base imponibile dichiarata al Fisco da produttori,
grossisti e dettaglianti operanti nelle diverse attività
commerciali.

Gli uomini della guardia di finanza
controlleranno i prezzi di vendita dei beni di largo consumo ed
i relativi costi d’acquisto, per determinare l’eventuale
incremento della percentuale di ricarico praticata dal
commerciante. Si potrà così avviare, spiegano le fiamme
gialle, un flusso di comunicazione con l’Agenzia delle Entrate
per la conseguente revisione dei meccanismi di calcolo dei
ricavi (i cosiddetti studi di settore), che potrà tradursi,
senza incidere sulle aliquote d’imposta, in un aumento della
base imponibile, e quindi delle imposte da versare. Ma non solo:
verranno individuate anche eventuali responsabilità, anche in
capo ai soggetti posti più a monte della filiera distributiva,
nei cui confronti potrà essere avviata la verifica della loro
posizione fiscale nel 2004.

Le pattuglie impegnate nell’operazione compileranno una
scheda nella quale verranno riportati i prezzi praticati dagli
esercenti al momento dell’intervento. I prezzi saranno desunti
dai cartellini di vendita, dai listini, dalle fatture, oppure
anche da dichiarazioni rese dai contribuenti controllati. In
altra colonna, saranno riportati i costi d’acquisto per
l’esercente, desunti dalle fatture passive. Verrà inoltre
predisposto un questionario, che dovrà compilare l’esercente se
le operazioni di rilevazione dei costi d’acquisto si
presentassero lunghe ed onerose, con lo scopo di non creare
turbativa al regolare svolgimento dell’attività d’impresa.