Sono Padova e Rimini i comuni piu’ virtuosi per quanto riguarda il bilancio: le due citta’ mostrano risultati soddisfacenti, superiori alla media nazionale, relativamente a otto indicatori finanziari. Seguono quindi un gruppo di amministrazioni locali che presenta risultati soddisfacenti: Venezia, Lodi, Ravenna, Verona, Grosseto, Bergamo e Cuneo.

E’ quanto
emerge da una ricerca realizzata da Legautonomie analizzando i bilanci consuntivi (relativi al 2001 gli ultimi disponibili) dei 103 Comuni capoluogo di provincia. L’indagine, che e’ stata presentata a Viareggio in occasione del Convegno nazionale sulla finanza e la fiscalita’ locale, ha permesso di individuare un gruppo di 25 comuni piu’ virtuosi che presentano migliori prestazioni.

Oltre a quelli citati, la ricerca ha identificato anche un gruppo di 16 comuni che mostra, rispetto ai valori medi nazionali, prestazioni molto soddisfacenti sui principali indicatori finanziari: Livorno, Lecco, Bologna, Imperia, Sondrio, Siracusa, Modena, Cremona, Massa, Prato, Ferrara, Teramo, Taranto, Frosinone, Bari e Ascoli Piceno.

”Si puo’ parlare di spartiacque geografico tra Nord e Sud anche per quanto riguarda le entrate extratributarie”, sottolinea la ricerca di Legautonomie. In particolare, l’incidenza percentuale delle entrate dei proventi dei servizi pubblici, e’ uguale all’11,5 nelle aree del Nord, mentre scende al 7,5 nel Mezzogiorno.

In alcuni casi (Taranto, Enna, Messina, Sassari, Bari, ma anche al Nord, come ad esempio a Vercelli) la quota di copertura dei servizi pubblici, che deriva dalla compartecipazione di cittadini e imprese ai costi, non supera il 4% delle entrate correnti, mentre, al contrario, ad Ascoli, Perugia, Campobasso, Belluno, Lodi, Modena, Pordenone, Piacenza e Latina, tale quota supera il 20%.