Prezzi in aumento per le famiglie nelle principali città italiane ad agosto. Secondo l’ultima
rilevazione dell’osservatorio prezzi della Lega Consumatori, la crescita media dei principali beni di consumo sul territorio nazionale è stata il mese scorso dell’1,4% rispetto a luglio. In nessuna delle 13 città esaminate si è verificata una diminuzione.


A guidare la classifica dei rincari, informa la Lega
Consumatori, è Fermo (+3,5%), subito seguita da Bologna (+3,4%) e poi nell’ordine da Terni (+2,8%), Trieste (+2,3%), Lecce (+2,2%), Cosenza (+1,7%), Milano (+0,8%), Pistoia (+0,7%), Viterbo (+0,5%), Brindisi (+0,2%). Lieve l’aumento invece a Roma (+0,1%), Palermo (+0,08%) e a Padova (+0,05%).

All’interno del paniere di 109 prodotti utilizzato dalla Lega Consumatori i rincari sono stati generalizzati e sono aumentati soprattutto i generi di largo consumo come le carni, il prosciutto, il pesce, diversi tipi di formaggio, la frutta e la
verdura, olio extravergine di oliva.

”Dopo la pausa registrata a giugno – osserva l’associazione – la tendenza agli
aumenti è ripresa nel mese di luglio, per poi esplodere ad agosto, il mese piu’ caro del 2003. Quello che manca è un’effettiva concorrenza tra gli operatori della distribuzione, anche a causa della mancata attuazione della riforma del commercio. Occorre dunque un intervento mirato ed efficace delle istituzioni a tutti i livelli, ed una sensibilizzazione dell’opinione pubblica rispetto ad un consumo critico e responsabile”.

Per sollecitare un’iniziativa forte da parte del
governo, la Lega Consumatori ha deciso quindi di aderire allo sciopero della spesa di domani.