Gli autotrasportatori di Fita-Cna hanno proclamato il fermo nazionale di tutti i servizi dalla mezzanotte di domenica 21 a quella di sabato 26 settembre. Ad attuare il blocco totale dei mezzi sarà chiamato l’intero settore oltre alle imprese associate, più di 31 mila, che rappresentano una fetta consistente, il 20%, del trasporto in conto terzi.

“Nel settembre dell’ anno scorso alcune organizzazioni dell’ autotrasporto e il Governo hanno sottoscritto un accordo, contestato e non siglato da Fita-Cna – spiega l’associazione in una nota – perché non solo inadeguato a risolvere i problemi del settore, ma anzi dannoso per la competitivita” delle imprese. In questi 12 mesi la mancanza di una seria politica per il trasporto su gomma ha fatto sì che i costi siano ulteriormente aumentati. Le ripercussioni economiche per il comparto sono pesantissime”.

Una situazione che per l’associazione di categoria non è più sostenibile. “Servono misure efficaci – scrive – in grado di portare le imprese italiane al livello dei costi europei: attuare la riforma del sistema di accesso al mercato e di quello tariffario, eliminando ogni possibilità di liberalizzazione selvaggia. Non danneggiare le imprese chiamate a restituire il bonus fiscale”.

Per sensibilizzare tutte le imprese del settore ad aderire al blocco dei servizi sono in programma, solo in Emilia-Romagna, dove Fita-Cna ‘fermerà’ oltre 15mila camion, ben 40 fra incontri e assemblee da domani a mercoledì.