Il tasso di disoccupazione in aprile si è ridotto maggiormente, passando dal 12,6% al 12% per la
componente femminile, mentre per quella maschile il calo è stato decisamente più modesto (dal 7 al 6,9%).

Sempre in aprile 2003, l’incidenza dei giovani (15-24 anni) in cerca di occupazione sulle forze lavoro della stessa età si è posizionata al 26,8%.

Le regioni del nord-ovest hanno registrato un incremento occupazionale su base annua dell’1,9%. Le regioni del nord-est invece hanno registrato un aumento tendenziale dell’occupazione dell’1,6%, in ulteriore accelerazione quindi rispetto al
trimestre precedente. Per le regioni del centro il ritmo di crescita annua dell’occupazione si è attestato al 2,1%. Nel mezzogiorno, infine, si è registrata una sostanziale stabilità dell’occupazione: alla forte contrazione dell’agricoltura ed a quella più moderata dell’industria si è contrapposta la crescita delle costruzioni e del terziario.

Il tasso di disoccupazione si è ridotto, conclude l’Istat,
in entrambe le ripartizioni settentrionali, portandosi dal 4,5% di aprile 2002 all’attuale 4,1% del nord-ovest e dal 3,6 al 3% nel nord-est. Il rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le forze di lavoro ha registrato una nuova leggera diminuzione
sia nel centro (dal 6,8% del 2002 all’attuale 6,6%) sia nel mezzogiorno, dove è sceso dal 18,5 al 18,4%.