E’ stato presentato oggi, a Roma, dall’assessore regionale alla Scuola della Regione Emilia-Romagna, Mariangela Bastico, nel corso del Forum della pubblica amministrazione, il ”libretto formativo”, chiamato a certificare le esperienze scolastiche, formative e lavorative
della persona e che, sottolinea un comunicato, è ”uno degli elementi qualificanti del progetto di legge regionale in materia scuola e formazione professionale recentemente approvato”.


Il libretto – alla cui presentazione erano presenti il
segretario generale della Federazione formazione e ricerca della Cgil Dario Missaglia, il responsabile formazione di Confindustria, Pietro Fiorentino e l’esperto di formazione Giorgio Franchi – è un documento strettamente personale rilasciato, a richiesta degli interessati, all’atto della prima
iscrizione a un’attività di istruzione o di formazione
professionale successiva alla terza media. Tra le attività documentabili dal libretto ci sono anche quelle di educazione per gli adulti.

L’obiettivo, spiega ancora il comunicato, ”è quello di consentire a giovani e adulti di non perdere la certificazione delle loro esperienze di istruzione e formazione.

Tale nuovo documento personale conterrà anche gli attestati di frequenza
relativi a percorsi di istruzione non scolastica, ovvero le competenze e i crediti comunque acquisiti e documentati”.

Il libretto, che sarà conservato dal richiedente, è solo su formato cartaceo, per la molteplicità dei soggetti autonomi che devono certificare i vari percorsi e riconoscere l’uno le certificazioni dell’altro.

Allo studio della Regione Emilia
Romagna c’è, però, l’ipotesi di creare una vera e propria ”rete” informatica sui percorsi di istruzione, formazione e lavoro della persona, che funzioni da database del patrimonio formativo individuale.